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Rocco Casalino a Otto e Mezzo, “Quando l'ho conosciuto io…”: Lilli Gruber lo imbarazza subito

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“Rimette piede in uno studio televisivo dopo otto anni, come si sente?” “Un po’ emozionato, sono sempre stato dietro le quinte all’epoca del mio lavoro di portavoce”, spiega Rocco Casalino tutto rosso in faccia, sembra quasi in imbarazzo. Inizia così la sua prima ospitata in tv, nel talk Otto e Mezzo condotto da Lilli Gruber, per Casalino dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e dopo aver terminato il suo lavoro di portavoce del premier. “Io infatti così l’ho conosciuta e sperimentata in questi anni… adesso cosa farà senza Conte?”, ha chiesto a Casalino la Gruber. “Vediamo, arrivano un sacco di proposte, ma Conte c’è sempre…”, ha risposto l'ex portavoce.

 

 

Casalino nel corso della trasmissione ha parlato della sua esperienza governativa: "Noi abbiamo gestito la comunicazione in uno dei momenti più drammatici del Paese e le conseguenze di un nostro eventuale errore potevano avere gravi ripercussioni. Di errori non penso di averne fatti con la E maiuscola, ho dovuto gestire tante responsabilità e in tempi di pandemia c'era anche l'obiettivo di informare o far seguire da più persone possibili le misure", ha rivelato.

 

 

 

Casalino ha poi parlato anche dei tanti decreti: "Io  non mai condiviso le bozze dei Dpcm, anzi: quando venivano pubblicate dai giornali, creavano caos che io poi dovevo gestire. Per questo serviva una voce unica, importante e chiara per una comunicazione efficace e forte, quella di Conte", ha precisato. Infine un ricordo personale: "Ho ricevuto attacchi incredibili, specialmente nell'ultimo periodo. Trovo brutto che mi attacchi un ex presidente del Consiglio o altri leader politici, da una posizione di maggiore rilevanza della mia e senza che io potessi rispondere visto il ruolo che ricoprivo. Ma un attacco di Renzi per me è una medagli al valore", ha concluso.

 

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