In cattedra

Otto e Mezzo, Alessandro Sallusti demolisce Enrico Letta: "Quei 10mila euro dalli a un imprenditore"

Si discute a Otto e Mezzo, in onda su La7 lunedì 24 maggio, della proposta del segretario del Pd Enrico Letta in merito alla tassa di successione. Da inasprire. Da rendere ancor più vorace per chi disponde di patrimoni superiori al milione di euro. Il programma di approfondimento condotto da Lilli Gruber ha dedicato infatti ampio spazio sulla tassa proposta da Letta e respinta subito da Mario Draghi nell’ultima conferenza stampa.

 

 

Un’imposta che si andrebbe ad aggiungere alle molte altre che gli italiani sono chiamati a pagare e che prevede una tassazione delle eredità con aliquote graduali tra uno e cinque milioni di euro. Lo scopo del segretario dem? Offrire una dote ai giovani bisognosi che ammonterebbe a 10 mila euro. Il direttore di Libero, Alessandro Sallusti ospite della puntata, alla fine del suo intervento ha tirato le somme sulla proposta di Letta: “Se quei dieci mila euro li dai all’imprenditore anziché al ragazzo, quell’imprenditore crea un posto di lavoro per il ragazzo.”, ha spiegato.

 

 

 

"Se ne può discutere dentro una riforma complessiva del fisco, perché è vero che noi in Italia abbiamo un problema. Va aiutato chi è in grado di dare lavoro al ragazzo, non il ragazzo in sé", spiega Sallusti. La proposta di Letta era stata bocciata da Draghi, "in generale non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli", ave detto il premier e ha trovato l’opposizione delle forze di centrodestra, in particolare della Lega. L’annuncio di Letta ha anche provocato un dibattito all’interno del Pd, perché secondo una parte del partito un’imposta di successione potrebbe risultare impopolare tra gli elettori.