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Otto e Mezzo, Tomaso Montanari attacca Salvini: "Ripugnante, usa la religione a favore di telecamere"

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Come in ogni puntata di Otto e Mezzo che si rispetti, non poteva mancare l’attacco a Matteo Salvini. Il quale ha fatto storcere più di qualche naso a sinistra per la recente visita al santuario di Fatima: al suo ritorno il segretario della Lega ha regalato un rosario a tutti gli altri leader del centrodestra, che ha incontrato per il vertice sulle elezioni amministrative. Ospite di Lilli Gruber su La7, il professore Tomaso Montanari si è espresso in termini molto duri contro Salvini. 

 

 

“Cosa ne pensa di queste manifestazioni pubbliche di fede?”, lo ha imbeccato la padrona di casa a Otto e Mezzo. “Sono rivoltanti, ripugnanti”, è stata la risposta senza mezzi termini del saggista: “Nel vangelo - ha aggiunto - c’è scritto che sono i farisei che chiedono i primi posti nelle sinagoghe e fanno suonare le trombe prima di fare atti di pietà o di devozione. Quello di Salvini è un uso strumentale, un’ostentazione. E poi c’è un problema più profondo: cattolico vuol dire universale, se c’è un messaggio rivoluzionario dirompente è proprio quello di San Paolo, secondo cui non esiste giudeo né greco, libero né schiavo, uomo né donna”. 

 

 

“L’idea di usare il cristianesimo come una clava identitaria nazionalista - ha attaccato Montanari - è proprio la negazione assoluta dei valori evangelici. So bene che c’è una lunga storia che si è incaricata di fare questo, ma è un errore molto grave. Non vedo nulla che non sia strumentale - ha chiosato - a favore non più delle trombe ma delle telecamere”. Salvini replicherà al professore?

 

 

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