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In Onda, "vaffa" a Draghi e crisi di governo: da Parenzo e Concita...

Claudio Brigliadori
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Va bene la crisi di governo, ma l'impressione è che il famigerato "Paese reale" in questi giorni pensino ad altro: al caldo infernale, per esempio, alle bollette talmente alte da costringere a spegnere il condizionatore anche al più accaldato degli italiani. E poi, ovviamente, il calciomercato. Anche per questo Renzi, forse il più impareggiabile populista nell'anima della politica italiana (non se ne vogliano a male leghisti e grillini), il classico antipaticone che ama seminare zizzania nel bar, sposta subito il discorso dal Parlamento al manto erboso.

 

Ospite in studio a In Onda-Prima serata, su La7, incalzato da Concita De Gregorio e David Parenzo su quanto sta accadendo a Roma si mostra subito piuttosto insofferente. Gli chiedono del futuro dei 5 Stelle, sulle mosse di Alessandro Di Battista e Virginia Raggi. «A parte che sono di sinistra per modo di dire... Se Conte esce dalla maggioranza, dall'opposizione Di Battista e Raggi sono più credibili di lui. E paradossalmente per la formazione e l'humus culturale di Dibba e della Raggi, potrebbero pure andare a prendere qualche voto alla Meloni. Dopodiché da ieri Dibba a Roma non è più Di Battista ma Dybala», taglia corto schioccando platealmente le mani. Il riferimento ovviamente è al colpaccio dei giallorossi, che hanno acquistato a sorpresa l'argentino. Roba da calcio-maniaci, ovviamente, forse l'unico campo in cui Renzi, ex premier colato a picco nei sondaggi pagando dazio per le sue spacconerie, viene contestato esattamente come gli altri.

 

E quando la regia di La7 manda in onda un servizio da Volturara Appula, il Paese d'origine di Conte, in cui i suoi concittadini difendono a spada tratta l'ex premier adombrando ipotesi di complotti a firma Draghi e Di Maio, il leader di Italia Viva si trova servito su un piatto d'argento il gancio per chiudere definitivamente la partita: "Di Battista in Siberia, Conte lo mandiamo a fare il sindaco di Volturara..."

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