Ballando con le stelle, nuovo caso: "Denunciamo tutto"
Nonostante Ballando con le Stelle sia finito da un pezzo, la sua finale fa ancora discutere. E non è solo Selvaggia Lucarelli a ribellarsi alla vittoria di Luisella Costamagna. Ora torna in campo il Codacons. L'associazione ha infatti chiesto al programma di Rai 1 l'accesso ai voti. Risultato? Viale Mazzini ha rigettato l'istanza. Stando all'Adnkronos, l'azienda ha spiegato che "le istanti rivestono, rispetto ai documenti richiesti, la medesima posizione del quisque de populo. Come per analoghe precedenti istanze, le associazioni difettano di qualsivoglia interesse personale, concreto e attuale all’ostensione nei termini configurati dall’art. 22 comma 1 lett. b) L. n. 241/1990, ove la trasparenza figura quale effetto ma non scopo". Per la tv di Stato dunque, "non sussiste alcuna situazione giuridica qualificata e differenziata, meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico, di cui le associazioni sarebbero titolari e che possa ricevere beneficio o tutela dalla visione dei documenti richiesti".
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E così sull'associazione dei consumatori Viale Mazzini non ci va per il sottile: "Con la presente istanza le associazioni intendono platealmente sindacare la legittimità e la trasparenza della programmazione della scrivente concessionaria del servizio pubblico senza che alcuna titolarità o competenza siano state loro attribuite dalla legge". Finita qui? Neanche per sogno. Il Codacons non sta a guardare e replica: "Con tale abnorme risposta la Rai dimostra di non voler garantire alcuna trasparenza ai suoi telespettatori e ai tanti utenti che, dopo la finale anomala di Ballando con le stelle, hanno chiesto chiarimenti sui voti giunti attraverso i social network".
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Addirittura l'associazione la definisce "una brutta pagina per l’azienda e per la trasmissione di Milly Carlucci, che pone il segreto di Stato su atti che, al contrario, andrebbero resi pubblici nell’interesse della stessa rete, finita al centro dello scandalo con proteste sollevate non solo dagli spettatori, ma dagli stessi giudici di Ballando, come nel caso di Selvaggia Lucarelli". Da qui la scelta estrema: "Proporremo ricorso per obbligare l’azienda a garantire trasparenza ai cittadini che la finanziano attraverso il canone. Stiamo inoltre valutando una denuncia per abuso di atti d’ufficio contro il direttore di Rai1, Stefano Coletta, che ha firmato l’abnorme risposta della Rai che rappresenta un insulto per milioni di teleutenti".