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Otto e Mezzo, sparata-Giannini: anche Lilli Gruber lo spernacchia

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Massimo Giannini, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 3 febbraio, attacca il premier Giorgia Meloni per il suo silenzio sul caso di Donzelli e Delmastro: "Non parla. Il governo sta affrontando degli episodi violenti ma come se fossimo negli anni di piombo. Andiamoci piano".  La conduttrice lo interrompe: "Ma guarda, che anche oggi ci sono state manifestazioni…". "Sì, non dico che non sia grave, c’è stata una molotov su un’auto dei carabinieri, gli attentati alle ambasciate, ma da qui a dire che l’Italia è sotto attacco, come ha fatto oggi la Meloni…", ribatte il direttore de La Stampa. Che prosegue: "Ci sono alcuni facinorosi che vanno gestiti, con severità se serve. Attenzione però", avverte Giannini, "più alimentiamo questa sensazione di stato d'assedio, e più sembra che la vogliamo sollecitare. C'è una strategia della tensione dietro questo modo di affrontare il caso? Si grida all'allarme democratico e ci si scaglia contro il Pd. Considerarli vicini alla mafia è una follia", conclude Giannini.


Qui l'intervento di Massimo Giannini dalla Gruber

 

 

La "colpa" della Meloni per Giannini, quindi, è aver detto che domani risponderà in maniera esaustiva sul caso che ha coinvolto i due esponenti di FdI Delmastro e Donzelli e aver lanciato l'allarme sugli anarchici: "Noi abbiamo in Italia un problema che molti stanno sottovalutando. Lo Stato italiano è oggetto degli attacchi degli anarchici con l’obiettivo di rimuovere il carcere duro, obiettivo a cui punta la mafia. Le minacce ai politici e allo Stato stanno aumentando mentre in Italia il dibattito è su un altro livello", ha affermato la Meloni. "Vorrei richiamare tutti alla responsabilità", ha concluso, "non dobbiamo dividerci". 

 

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