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Migranti, Ricolfi: "Frontiere aperte o chiuse? Il prezzo da pagare"

Luca Ricolfi

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La questione dell'immigrazione dopo il Consiglio dei ministri che si è tenuto a Cutro accende lo studio di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata di oggi 10 marzo. Il sociologo Luca Ricolfi traccia una analisi del problema molto interessante e preoccupante: "Lo squilibrio tra la domanda di ingresso in Italia e più in generale in Europa e l'offerta di posti è enorme e incolmabile quindi non funzionano né le frontiere aperte né chiuse", avverte Ricolfi. Che sottolinea: "In entrambi i casi si paga un prezzo. Dobbiamo decidere cosa siamo disposti a sacrificare, qual è il prezzo minore da pagare".

 

 

 Qui l'intervento di Luca Ricolfi a L'aria che tira sulla questione migranti

Non  solo. Luca Ricolfi aggiunge un altro elemento che deve far riflettere: "Sembra paradossale ma chi spinge per gli ingressi sono soprattutto gli imprenditori e i 'padroncini'. Poi spingono i ceti medi istruiti e urbanizzati, diciamo, l'opinione pubblica progressista", prosegue il sociologo. Che avverte: "I ceti popolari sono invece contrari all'immigrazione perché questi difendono i propri interessi e non perché hanno un deficit di umanità". E conclude Ricolfi: "E poi c'è un problema di criminalità e di competizione sociale".

 

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