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Le Iene, Marco Bocci-choc: "Un virus raro mi ha colpito il cervello

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"Quattro anni fa sono sopravvissuto a un virus raro. Mi ha colpito parte del cervello che governa la memoria e la parola": Marco Bocci lo ha detto durante il suo monologo a Le Iene, il programma di Italia 1 di cui è stato ospite ieri sera. "Oggi non riconosco i volti di amici, e può capitarmi anche di guardare un film per sei volte prima di accorgermi che l’avevo già visto - ha continuato l'attore -. Ricordo pochi aneddoti della mia infanzia tanto che i miei amici mi chiamano "Ma chi? Ma dove? Ma quando?". Perché ripeto in continuazione queste domande". 

 

 

 

Questa situazione avrebbe cancellato parecchi ricordi nella mente di Bocci: "Vivo con Google Maps perché non ricordo le strade dei paesi attorno a dove sono cresciuto e ho dovuto imparare a fare il mio mestiere in un modo nuovo, studiando il doppio. Spesso mi sono sentito ignorante, limitato, danneggiato, perché i ricordi che ci portiamo dentro da una vita ci dicono ogni giorno chi siamo. E allora io, che tanti di quei ricordi non li ho più oppure li ho, ma corrotti, mischiati all’immaginazione, chi sono veramente? Me lo sono chiesto spesso". 

 

 

 

L'attore, in ogni caso, ha cercato di non abbattersi, trovando una nuova chiave di lettura: "Mi piace immaginare che anzi è stato invece un colpo di fortuna, che nel mio passato ci fosse qualcosa che dovevo assolutamente dimenticare". E infine: "Oggi con questa scocciatura ho imparato a convivere, anzi a volte me ne approfitto e fingo di non ricordare cose che invece ricordo benissimo. Ogni giorno rinasco come un uomo che ha lasciato indietro un pezzo del suo passato, per vivere il presente. Un uomo nuovo, e anche se può sembrarvi strano, un uomo felice".

 

 

 

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