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Una giornata particolare, Aldo Cazzullo rivive la fine di Mussolini

Daniele Priori
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Una giornata particolare come il film di Ettore Scola del 1977. Solo che nel 2023 in regia (e alla conduzione) ci sono la firma, la voce, le parole di Aldo Cazzullo, scelto ancora da La7 nel ruolo di un Virgilio, guida e narratore tra grandi fatti della storia di cui però non si dispone di immagini filmate. Tutto sarà quindi affidato alla forza evocativa delle parole e alla sua capacità affabulatoria nel racconto. Il tutto con uno sfondo unico al mondo. Non gli studi televisivi de La7 ma le preziosissime sale della biblioteca di Sant’Ivo alla Sapienza a Roma. Questo e molto altro sarà, dunque, Una giornata particolare di Aldo Cazzullo, in onda da stasera per otto mercoledì nella prima serata della televisione di Urbano Cairo. 

«Raccontare il passato ci aiuta a capire le dinamiche di oggi e dell’attualità. Nostra prerogativa è accompagnare l’informazione con l’intrattenimento che io amo definire approfondimento culturale» ha detto Andrea Salerno, direttore de La7 presentando la seconda stagione del programma. Al centro ogni settimana ci sarà un personaggio o un avvenimento. Così la prima puntata, in onda stasera dopo Otto e mezzo della Gruber, racconterà il giorno in cui Benito Mussolini è stato giustiziato: La morte del Duce il titolo scelto. «Ho scritto l’anno scorso un libro che si chiama Mussolini il capobanda che ha venduto 200mila copie, segno che ho studiato l’argomento e l’interesse c’è», ha scherzato Cazzullo, parlando con la stampa. Sottolineando poi anche la scelta, un po’ obbligata e un po’ voluta di non infarcire il programma di video d’epoca. «Giriamo noi le immagini, andiamo nei luoghi dove sono accaduti i fatti e li mostriamo» ha spiegato ancora il giornalista del Corriere della Sera.

Nelle puntate successive i protagonisti e i fatti sui quali Cazzullo punterà il suo caleidoscopio saranno: Cristoforo Colombo - La scoperta dell’America, Caporetto- la disfatta e la rinascita, Dante - Una giornata all’inferno, L’Imperatore Costantino - la battaglia di Ponte Milvio, Garibaldi- la spedizione dei Mille, I Medici - la Congiura dei Pazzi e Via Rasella l’attacco e le Fosse Ardeatine, puntata in cui, al posto dei titoli di coda, scorreranno i nomi di tutti i martiri caduti nell’eccidio.

In più da La7 fanno sapere che ogni settimana ci sarà spazio anche per una narrazione tutta al femminile. Isabella di Castiglia, Sissi, Beatrice, Anita Garibaldi, Elena la madre dell’imperatore Costantino, Caterina de’ Medici e Claretta Petacci le donne che saranno raccontate in Una giornata particolare. «Le donne hanno avuto un ruolo essenziale e noi in ogni puntata cerchiamo di farlo emergere, valorizzando il più possibile il loro ruolo nella storia». Per le puntate, come quella su Caporetto in cui il protagonista è un luogo, la scelta è ricaduta sul dare voce agli oggetti di allora. In particolare ai diari, ultimi testimoni vivi, capaci di superare la caducità umana e restare immutati nonostante i cambiamenti, geopolitici ad esempio, che proprio le battaglie e le guerre hanno imposto. «A Caporetto abbiamo parlato con gli sloveni» ha detto ancora Cazzullo. 

«Adesso Caporetto è in Slovenia e sono loro che custodiscono i reperti, i diari, quello che rimane dei ricordi di quella battaglia, i cui protagonisti sono tutti morti, mentre la memoria è viva». La sfida di Cazzullo è importante e in qualche modo duplice. Da un lato, infatti, c’è il confronto con i più diretti dirimpettai di RaiTre che il mercoledì è blindatissima con Chi l’ha visto. L’altra è nel cuore degli spettatori di La7 (e non solo). Perché il mercoledì sera, fino a pochi mesi fa, era la serata di Atlantide del compianto Andrea Purgatori, scomparso da pochissimo. «Sono sicuro che Andrea avrebbe visto questo programma» si affida Cazzullo. Che intanto pensa già a una terza più che possibile stagione per un programma che sembra incardinarsi al meglio nella linea editoriale di La7.

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