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Marco Travaglio, la frase inaspettata su Israele: "Viaggio a camminare sulle uova"

Roberto Tortora
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A Otto e Mezzo, tavolo politico televisivo condotto da Lilli Gruber su La7, si discute della questione palestinese e, in particolare, sulla visita a Gerusalemme del presidente americano, Joe Biden, che arriva in Israele per confermare il suo sostegno all’alleato in quello che è stato ribattezzato come un “wartime trip”, cioè una visita in tempo di guerra.

L’escalation di violenza si fa sempre più alta, Israele ha colpito per ultimo un ospedale a Gaza City, centinaia di persone sono morte o intrappolate sotto le macerie. La Gruber incalza il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, annunciando prima un monito dei terroristi palestinesi: “Hamas dice che, se Israele ferma i bombardamenti, ferma i radi, gli ostaggi saranno subito liberi”.

 



Travaglio non può che confermare, ma pone anche seri dubbi su questo viaggio del presidente Usa: "Lo hanno detto sia loro sia gli iraniani, che hanno messo il cappello su Hamas pur nelle differenze che conosciamo. Hamas è un'organizzazione sunnita – spiega il giornalista piemontese - mentre l'Iran è la centrale sciita più importante. La visita di Biden arriva nel momento peggiore, non si capisce bene cosa dovrebbe venire a dire, perché è chiaro che verrà interrogato sulle responsabilità e, se sono israeliane, non le potrà dire. Forse non le potrà dire nemmeno se sono di Hamas, perché se il suo tentativo è quello di frenare l'ulteriore mattanza, ogni sua frase potrebbe incendiare ulteriormente la situazione. Se non incontra nemmeno il leader, per altro screditato, dell'Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, - conclude Travaglio - veramente sarà un viaggio a camminare sulle uova, probabilmente (Biden, ndr) non vedrà l'ora di ripartire. Questo fa pensare che, se è stata un’iniziativa di Israele, allora è stata o una provocazione clamorosa o un tragico errore”.

 

 

 

 

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