Violenza cieca

Fuori dal Coro, Eugenia Fiore aggredita in moschea: "Sbattuta a terra, poi tanti colpi"

Roberto Tortora

Attimi di paura per Eugenia Fiore, giornalista di Fuori dal Coro, programma di approfondimento politico di Rete 4 condotto da Mario Giordano. Inviata in Francia, a Roubaix, cittadina a circa due ore da Parigi, la reporter è stata aggredita da più uomini in una moschea insieme al suo cameraman, Andrea Grattarola. Entrambi inseguiti per strada e picchiati. Nel filmato che viene mostrato da Mario Giordano si vede chiaramente l’aggressione.

Uno degli uomini la minaccia: “Datemi la telecamera, dovete darci la telecamera, o mi fate vedere cosa avete ripreso o ve la rompiamo”. La giornalista prova invano a calmarli: “Non abbiamo filmato niente, andiamo, stai tranquillo”. Ma un altro interviene a muso duro: “Dove pensate di andare, guardate che ve la spacchiamo”. Nel racconto che fa con voce fuori campo, Fiore è ancora scossa: “A un certo punto inizio a correre, pensavo che essendo io donna non avrei subìto nulla da loro, invece vengo seguita da più uomini, circondata, spintonata, buttata a terra e presa a calci”.

 

Lei urla: “Lasciami stare, aiuto! No, ti prego, ti prego, dammi la mia roba, dov’è il mio collega?”. Poi il racconto prosegue: “Nessuno in quel quartiere viene in mio soccorso, addirittura c’è chi passa e mi scatta delle foto mentre vengo aggredita e, mentre lo fanno con me, anche il mio collega viene colpito con dei pugni. L’intero quartiere si stava rivoltando contro di noi. Abbiamo chiamato il 112, ma nessuna volante è stata mandata in nostro aiuto”.

 

 

Mario Giordano, poi, accoglie in studio la giornalista e le chiede come sta, Eugenia Fiore risponde: “Rivedere queste immagini mi fa impressione, mi fa star male e mi fa anche tanto arrabbiare. Loro avrebbero fatto qualsiasi cosa per cacciarci dal quartiere, non si sarebbero fermati. Più uomini – racconta la Fiore – mi hanno circondato e sbattuta a terra, mi sono arrivati tanti colpi, a quel punto non ricordo bene quel che è successo e ancora oggi faccio fatica a dormire la notte. Una poliziotta al commissariato mi ha detto che quella è zona loro e che se avessi avuto il velo, probabilmente tutto questo non sarebbe successo”, conclude la Fiore.