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Rula Jebreal, la sparata: "Bruck scioccante. Gli attentatori in Europa? Fascisti"

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Rieccoci, Rula Jebreal ne spara un'altra delle sue. A In Onda, nella puntata di domenica 5 novembre su La7, la giornalista palestinese viene chiamata a commentare le parole della sopravvissuta ad Auschwitz Edith Bruck. La scrittrice 92enne ha ammesso a Libero: "È vero, ho cambiato idea dopo il massacro dei bambini a Kfar Aza. Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli. Ma adesso è molto diverso" perché "l’antisemitismo sta attraversando la Palestina e l’intero mondo arabo". 

Ecco che subito Jebreal definisce le sue affermazioni "scioccanti". E a Luca Telese e Marianna Aprile dice: "Vorrei ricordare a tutti quelli che ci seguono che gli attentati più gravi che sono accaduti in Europa, sono opera di gruppi neofascisti. Mi fa impressione che la destra che ha fomentato odio contro le minoranze, inclusi gli ebrei, oggi dica che bisogna difendere Israele". Ancora una volta la giornalista cita i casi di Anders Breivik e Luca Traini, ma sorvola su quelli per mano di fanatici della jihad. 

 

E ancora: "Se vogliamo contrastare l’illegalità internazionale e soprattutto le violazioni dei diritti umani e delle risoluzioni dell’Onu, non possiamo avere doppi pesi e doppie misure". Il motivo? "Se lo fa Vladimir Putin o se lo fa Israele è la stessa cosa, quindi bisogna assumere una posizione coerente". Ecco allora che per lei la destra "usa questa guerra in maniera opportunistica mentre fomenta l’odio dei neofascisti che parlano di ebrei non come cittadini europei, ma come una minaccia, in senso antisemita. Per anni hanno sfruttato l’antisemitismo per mandare un messaggio a chi vota". 

 

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