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Linus, soffiata su Amadeus e Fiorello: "Molto dritti...", cosa sta succedendo a Sanremo

Claudio Brigliadori
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Deejay Television, una delle grandi intuizioni del Silvio Berlusconi catodico anni Ottanta, è stata la fucina da cui sono nati gli attuali giganti dello showbusiness italiano. Tutti figli di Claudio Cecchetto, capaci poi di camminare, anzi correre, con le proprie gambe: Linus, direttorissimo di Radio Deejay. Amadeus, da 5 anni il Re Mida del Festival di Sanremo oltre che padrone di casa di Affari tuoi. E Fiorello, di gran lunga lo showman più osannato e ricercato di questi ultimi 10 anni.

Ecco perché il giudizio sulla prima serata all'Ariston di Pasquale Di Molfetta in arte Linus, in collegamento con David Parenzo a L’aria che tira su La7, assomiglia e molto a una sentenza della Cassazione.

Per l'edizione 74 del Festival, spiega il fratello maggiore di Dj Albertino a proposito dei due amici e colleghi, «mi sembra che abbiano giocato molto sul sicuro, che siano andati molto dritti e senza troppi voli pindarici. Un po’ perché c’erano 30 canzoni in gara e i tempi erano quelli, gli stessi ospiti sono stati presentati in maniera stringata e poi sono stati liberati».

 

Nessun monologo ingombrante, pochi e misurati intermezzi. Secondo Linus «è intelligente lo scambio di ruoli tra Fiorello e Amadeus. Fiorello è l’anima del Festival ma non sarebbe mai un grande direttore artistico, è un attaccante ma non è un regista. Amadeus, che non ha le caratteristiche dell'intrattenitore, lascia a Fiorello questa parte e tiene per sé quella del direttore d’orchestra. È un gioco ormai collaudato, sono 5 anni che portano avanti questo schema e mi pare che i numeri abbiano detto che ha funzionato, ancora una volta».

La prova del successo? Empirica: «Martedì sera sono uscito a mangiare una pizza e nel quartiere tutti i ristoranti erano deserti, la gente è rimasta a casa a guardare il Festival».

 

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