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L'aria che tira, Paolo Crepet sbotta con Paolo Brosio: "Incontinenza verbale, stai zitto!"

Claudio Brigliadori
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«Vada in chiesa, il tempo ce l’ha». A L’aria che tira il tema è di quelli a tinte fosche: la strage familiare di Altavilla Milicia, un orrore maturato in un clima di sconcertante fanatismo religioso. Deliri mistici stigmatizzati dallo psichiatra Paolo Crepet e dal matematico Pierluigi Odifreddi, entrambi in collegamento con La7. Il guaio è che Parenzo, nel cucinare una puntata particolarmente piccante, aggiunge alla ricetta Paolo Brosio, giornalista e grande credente. E la situazione si fa incandescente.

«La Chiesa cattolica apostolica romana è una cosa, questo ciarpame è un’altra», spiega l’ex inviato di Emilio Fede riguardo al fenomeno di santoni e affini. Quando però parla di «potenza salvifica» di Dio, Crepet lo prende di punta: «Non so cosa voglia dire». «Male - replica Brosio -, è un dogma della Chiesa. Se lei non ha fede rispetto la sua opinione...». «Caro Parenzo, questa è la prova provata che c’è un filo rosso che guida tutto», alza il tiro lo psichiatra, convinto che anche la religiosità in buona fede alimenti un circolo vizioso. «Il filo rosso è dei delinquenti», protesta Brosio interrompendolo. «Questo signore ha un problema di incontinenza verbale, fatemi fare lo psichiatra. Non sta zitto un attimo», ironizza Crepet. «Non ho detto una parola, avete parlato solo voi», prosegue il giornalista che poi mugugna: «Mi viene da ridere, andiamo contro il Vangelo?».

 

Crepet perde la pazienza: «Ma se un bambino ha un tumore crediamo nella potenza salvifica o crediamo nella scienza medica?». Parenzo non può far altro che lasciar spazio ancora all’ex Tg4: «Lei vuole cambiare le mie parole. Io la prima cosa che vado è andare da un medico. Ma a Dio nulla è impossibile, la scienza invece è limitata». «E dai! Se lei mi lascia parlare... Tanto lei c’ha tempo, vada in chiesa». «Non chiedo certamente il permesso a lei». Parole sante.

 

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