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Debora Serracchiani zittita dall'agente: "Legale sputare ai poliziotti?"

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«Siamo tutti consapevoli che il rischio Genova esiste da una parte e dall’altra». Paolo Mieli, ospite di Nicola Porro a Quarta repubblica su Rete 4, invita tutti a non abbassare la guardia sulle piazze incendiate (e incendiarie) delle ultime settimane. «Ci saranno sempre gruppi di destra e di sinistra e questi faranno risse, se ci va bene saranno come quelle a Torino, se ci va male riusciranno ad infilarsi nelle grandi manifestazioni e faranno peggio», come al G8 del 2001, appunto. 

Pisa, Firenze, e poi Torino e Milano: la violenza sta dilagando ma a sinistra le uniche accuse sono contro le forze dell'ordine. Mai contro i manifestanti, a meno che questi non siano di (estrema) destra. «Concordiamo che reagire ad uno sputo con una manganellata è sproporzionato? La violenza va sempre condannata e le immagini di Pisa sono chiare, poi abbiamo condannato le immagini di Torino, non si possono strumentalizzare le forze dell'ordine», spiega Deborah Serracchiani, responsabile giustizia del Pd. 

 

 

Le risponde duramente Pasquale Griesi, segretario del sindacato della Polizia: «Stiamo raccogliendo i frutti dei cattivi maestri, in questi giorni siamo stati delegittimati. Siete d’accordo che sia legale sputare ai poliziotti o sfondare un cordone di polizia? Se diamo così fastidio ce ne stiamo a casa». La Serracchiani non molla: «Ci sono stati dei silenzi pesanti rispetto ai fatti di Pisa. È dovuto intervenire anche il presidente della Repubblica». E qui interviene Mieli, che contesta la denuncia sul “ritorno del fascismo in Italia” dei leader socialisti europei. «Le persone che sono venute a Roma hanno parlato di quello che vedono», ribadisce la Serracchiani. «Non le credo – replica l’editorialista del Corsera -, non credo che mentre c’è Putin che invade l’Ucraina uno guarda che in Italia c’è Acca Larentia».

 

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