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Coffee Break, La7 serve un buon caffè: una puntata illuminante

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Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo

CHI SALE (Coffee Break)
Ma è proprio vero che la riforma del premierato non interessi agli italiani? È plausibile che una modifica della Costituzione che conferisca ai cittadini un’opportunità di scelta sia un fatto solo elitario e circoscritto? Dipende anche da come si affronta l’argomento e come sono costruite le scalette dei programmi. 

Illuminante la puntata di mercoledì di Coffee Break, talk mattutino di La7 che dopo un’apertura su Gaza e il terremoto a Taiwan ha allargato ai temi di politica interna, in particolare al premierato, dibattuto in tutte le sue specificità: da chi lo sostiene, sottolineando che con la sua approvazione finirà l’era dei governi tecnici, a chi lo rinnega, evidenziando la perdita di spessore della carica del Presidente della Repubblica. Vero che il piatto forte della rete di Cairo è il prime time, con format come Otto e mezzo e DiMartedì campioni d’ascolti, ma anche il day time, con una platea più femminile e meno politicizzata, reagisce a temi complessi. 

Stagione positiva per Andrea Pancani che oscilla tra il 5% e il 6% di share con il compito non sempre facile di rendere commestibile la politica nel morning time. Ma il segnale è buono anche per il governo che dovrebbe sforzarsi chiarire come una simile riforma renda l’elettore più al centro dei meccanismi democratici. E come si è visto poi l’attenzione c’è.

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