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Striscia la Notizia, "pesce in condizioni pietose: nafta e benzina". Ecco cosa mangiamo

Claudio Brigliadori
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Il pesce puzza dalla testa. Anzi, direttamente dal mercato. Striscia la notizia, il tg satirico di Canale 5 fondato e diretto da Antonio Ricci, spedisce lo storico inviato Jimmy Ghione sulla banchina di Anzio, in provincia di Roma. «Quello che succede da tantissimi anni ad Anzio e Fiumicino è la vendita di prodotti ittici abusivi, che non rispetta le norme igienico-sanitarie - spiega al suo microfono il titolare di alcune pescherie -. Al porto vengono vendute cassette in condizioni pietose, sotto la pioggia o sotto al sole, le persone acquistano rischiando la salute. Secondo te - chiede ancora l’addetto ai lavori, mentre scorrono le immagini - è possibile che puliscano il pesce con le mani sporche e lo lavino con l’acqua del mare inquinata di nafta e di benzina?».

Il negoziante spiega di aver condotto da alcuni anni una campagna per la trasparenza e di essere stato, per questo motivo, minacciato. «Abbiamo paura, abbiamo delle attività e delle famiglie». Il pesce in banchina, sottolinea Ghione, si può vincere ma solo entro le due ore dalla pesca. Quindi con il cameraman si reca sulla banchina e coglie i pescatori in flagrante: «Amico mio le telline non si possono vendere, c’è il fermo!».

 

Un proprietario del peschereccio indica i banchettisti nordafricani, con soldi e sigarette in mano: «Noi rientriamo e non possiamo più fare niente, ci pensano loro a vendere. Tutto quello che non vendono stasera spiega un signore- lo nascondono là dietro le reti e poi lo rimettono qua». Alla Capitaneria di porto ammettono di essere a conoscenza della situazione. Dopo i blitz, però, tutto torna come prima. Dopo il servizio di Striscia, perlomeno, sono stati sequestrati 300 chili di prodotti ittici. Quando si dice servizio pubblico.

Striscia la Notizia, il pesce puzza: clicca qui per guardare il servizio

 

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