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Verissimo, Serena Bortone pronta al "martirio": "Rai, il mio futuro? Vediamo..."

Daniele Priori
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Serena Bortone approda a Mediaset, come ospite di Verissimo, intervistata ieri da Silvia Toffanin. E, con sostenuto tono enigmatico, è la stessa conduttrice del rotocalco settimanale di RaiTre “Chesarà” a spiegare che nel suo futuro «tutto può accadere».

La giornalista all’apice della popolarità dopo la recente censura immaginaria subita nella sua trasmissione dallo scrittore Antonio Scurati sul 25 Aprile, si è detta tranquilla sui possibili sviluppi che la vicenda potrebbe avere in Rai. «Non ho ansie, né eccitazione, nella vita uno cerca di fare la cosa giusta, per me l’importante è non fare la cosa sbagliata. Io non sono una testa calda, anzi sono un’orgogliosa dipendente dell’azienda di servizio pubblico», ha spiegato Bortone che per la prima volta si è seduta nel salotto della Toffanin per presentare anche al pubblico di Canale 5 il suo esordio da scrittrice che ha un titolo tale, vista la particolare circostanza, da sembrare persino allusivo,

 

 

A te vicino così dolce, a tutti gli effetti un romanzo di formazione. Ma siccome Serena prima di essere una neo-letterata è una ben più navigata donna d’informazione, con un marchio di fabbrica dem di cui non ha mai fatto particolare mistero, tanto da aver assunto nel 2008 il ruolo di responsabile comunicazione delle primissime Primarie Pd, qualcuno oggi potrebbe paragonarla a un altro volto simbolo del giornalismo di sinistra in Rai, quello di Bianca Berlinguer, ormai da un anno apprezzata signora dell’approfondimento di Rete 4. Inevitabile, dunque, la domanda sul futuro lavorativo di Serena che lascia aperte tutte le possibilità. «Non sono una persona che si pone progetti a lungo termine. Mi piace essere sorpresa dalla vita. Faccio il lavoro che mi piace e spero di continuare a farlo con lo stesso tipo di divertimento, di serietà e di onestà. Per il futuro non so, vediamo. La vita ci sorprenderà».

 

 

 

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