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Ilaria Salis, imbarazzo per la piddina Carmela Rozza: la "difesa" su Rete 4

Claudio Brigliadori
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«La linea politica dell’onorevole Ilaria Salis non ci appartiene». Epperò ci stanno insieme. L’imbarazzo di Carmela Rozza, consigliera del Pd in Regione Lombardia e storico volto del centrosinistra milanese, è evidente. Ospite di Roberto Poletti e Francesca Barra a 4diSera, il talk estivo di Rete 4, cucina un bel focus sull’europarlamentare di AVS, uscita dalle prigioni ungheresi (e dai domiciliari a Budapest) e finita nel calderone della polemica politica italiana per le sue vecchie occupazioni abusive a Milano.

In merito l’insegnante antagonista e antifascista è sempre apparsa un po’ reticente e Gianluigi Paragone gradirebbe maggiore trasparenza: «I tempi sono maturi per un po’ più anche vista incarico istituzionale. Ormai è un teatrino, il padre aveva promesso di ritirarsi buon ordine invece fa coppia fissa con la figlia. Mi viene da dire un parlamentare in due, un poltrona per due. Vorrei sapere se schiacceranno insieme il bottone o Ilaria sarà autonoma almeno su quello».

 

Poletti torchia la Rozza: «Lei ha votato la mozione in Regione per riavere indietro i 90mila euro dalla Salis?». E qui la consigliera dem si chiude a riccio: «Quella mozione non aveva senso. Se Aler ha bisogno di una mozione per recuperare crediti dobbiamo licenziare tutti e mandare i bilanci alla Corte dei conti». Secondo lo storico verde-rosso Paolo Cento, contro la Salis si è scatenata una «vera caccia alla donna. Ilaria è stata eletta, fatevene una ragione». Perlomeno, suggerisce Poletti i suoi guai con Aler sono serviti ad accendere i riflettori su una emergenza sociale... «Ma servito cosa? - si scalda la leghista Isabella Tovaglieri -. A far vedere che quelli che dicono di essere dalla parte degli ultimi alla fine sono i furboni che utilizzano un Telepass e usare una corsia preferenziale per passare davanti a tutti».

 

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