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Vannacci abbatte i gufi de La7 e di sinistra: "Votato e verbalizzato, di cosa dobbiamo discutere?"

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Il Parlamento europeo è più caldo che mai. E non c'entrano le elevate temperature che stanno interessando tutto il Vecchio Continente. In Europa, infatti, si stanno pian piano eleggendo quelli che saranno i prossimi vertici dell'Unione. Prima è toccato a Roberta Metsola, riconfermata a capo dell'assemblea legislativa comunitaria. Domani sarà il turno della presidenza della Commissione. E tra franchi tiratori e larghissime intese, il nome più papabile è ancora una volta quello di Ursula von der Leyen.

Anche di questo si è parlato a L'aria che tira, il talk show politico di La7 condotto da Francesco Magnani. Ospite d'eccezione, intercettato proprio a Bruxelles, della puntata il generale Roberto Vannacci. L'eurodeputato della Lega è stato da poco nominato vicepresidente del gruppo dei Patrioti. Ma secondo alcuni rumors, la sua nuova carica potrebbe già essere in discussione. "La stampa ne sta parlando tanto - ha spiegato Vannacci -. Soprattutto la stampa non amica. Però la cosa all'interno del gruppo è stata votata e verbalizzata. È stata accettata, quindi non vedo quali sia le altre discussioni al momento in atto. Poi si può discutere su tutto, ma al momento - ha poi aggiunto - gli atti dicono questo".

 

 

Incalzato dalle domande del conduttore, Vannacci ha parlato anche dell'elezione del prossimo presidente della Commissione europea. Il generale ha confermato che la Lega intende fare un cambio di passo in Europa, soprattutto dopo la passata legislatura. "Io in genere non faccio previsioni - ha commentato Vannacci -. Quello che succederà domani lo vedremo. Ogni forza politica si assumerà le proprie responsabilità. I Patrioti e la Lega sono per cambiare questa Europa, visto che negli ultimi 20 anni ci ha portato a una realtà che non ci piace. Quindi sicuramente il nostro voto lo conosciamo. Quello che faranno gli altri - ha poi concluso - ne prenderemo atto". 

L'aria che tira: l'intervento di Roberto Vannacci

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