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Rita Dalla Chiesa spiana la sinistra dalla Berlinguer: "Pene più severe? Ce lo chiede la gente"

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"Non si può andare a controllare i conti correnti di qualcuno e pensare di farla franca. Io penso che su questo la Meloni abbia preso una posizione dura, perché anche su questo nessuno si sente al sicuro, neanche sulla propria privacy. Non credo che questo signore sia andato a frugare nei conti correnti per curiosità. I tempi che ha trascorso su ogni nominativo non consentono di vedere i movimenti fino in fondo, ma forse sono serviti solo per prendere i dati e passarli ad altri".

Ad affermarlo sul tema sicurezza interviene al programma È sempre Carta Bianca in onda su Rete 4 la vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, Rita Dalla Chiesa. "Sull’inasprimento delle pene io sono d’accordo, perché è questo che la gente chiede. Che faccia piacere o meno, le persone hanno bisogno di avere sicurezza, e chi commette un reato è giusto che venga punito. Purtroppo non ci sono quartieri più o meno pericolosi, perché’ anche in quelli più tranquilli si possono fare gli incontri sbagliati. Ciò che manca è il senso della proporzione della pena, si deve aver paura di questa, è’ giusto inasprirle, non mi piace dirlo, ma c’è’ bisogno di un deterrente".

L’esponente azzurra affronta anche la problematica dei bambini in carcere. "Se si trova in carcere è colpa della mamma. Io sono stata delle volte nel carcere di Rebibbia e ci sono anche bambini piccoli, che non hanno la sensazione di vivere dietro le sbarre. Loro hanno una stanza grande, colorate, piena di giochi , pupazzi e un televisore, non si accorgono neanche di stare in carcere, perché’ hanno le loro mamme vicine. Quando il bimbo è piccolo ha bisogno di stare con la sua mamma, dove si lascia altrimenti? Con dei nonni o con un padre che, magari, delinque pure lui? Non sempre c’è la possibilità di inserire delle persone in una casa famiglia. Se la mamma non vuole essere separata da suo figlio lo deve proteggere non delinquendo".

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