"Sono stupefatto dal fatto che hai la solita posizione agiografica". David Parenzo a L'Aria che tira, su La7, mostra con orgoglio le immagini dello sciopero generale, con migliaia di persone in piazza a Firenze per ascoltare il comizio di Maurizio Landini. Ma Luigi Crespi, politologo ospite della trasmissione, lo frena subito.
"Guarda le immagini", insiste Parenzo, con Crespi che ribatte: "Queste sono le immagini di un sindacato che ha diviso i lavoratori. Qua c'è solo la Cgil, non ci sono Cgil, Cisl e Uil. Ti rompo la retorica sindacalista, perché l'immagine di qualche migliaia, che io rispetto, sembra il paradigma di tutto il Paese".
Maurizio Landini, continua Crespi, "non rappresenta 38 milioni di italiani. Con quelle affermazioni Landini si candida a soggetto politico e Di Vittorio si gira nella tomba". Dire, come ha fatto il segretario della Cgil, "io rappresento 38 milioni di italiani" secondo Crespi è "una dichiarazione politica. Gli italiani li rappresenta la Meloni o la Schlein, non lui".
"Lui ha detto che rappresenta i lavoratori, non l'opposizione", è la difesa d'ufficio di Landini proposta da Parenzo. E qui Crespi sbotta: "Se io devo accettare quel che dice Landini che passa attraverso il tuo megafono allora è inutile che mi inviti! Se tu vuoi ascoltare quello che ti dico, poi lo prendi e lo ridicolizzi come fai di solito. Credo che mi ha chiamato perché volevi sentire una voce diversa".
Crespi a quel punto può riprendere il filo del discorso: "Qui c'è il tema di un lavoro diverso, mi sembra un discorso giurassico. Il lavoro è cambiato, i lavoratori sono cambiati". "Ma non lo dire a me, devi dirlo a quelli nella piazza", protesta Parenzo. "Siamo nell'era dell'intelligenza artificiale e l'anno prossimo vedremo delle cose che non possiamo nemmeno immaginare e qui siamo ancora a parlare di una manifestazione protesta che non è più in grado di generare un consenso".
"Te lo dico da uomo che viene dalla sinistra - puntualizza ancora Crespi -, questo modo di produrre contestazioni è sbagliato: imbrattare i monumenti, bloccare la gente che deva andare a lavorare, programmare gli scioperi al venerdì, dividere il mondo del sindacato sono cose incapaci di stare nel mondo e nell'attualità. Noi avremmo bisogno di qualcuno che tutelasse quel 10% di italiani che sono sotto il limite della povertà".
Crespi contro Parenzo, guarda qui il video di L'aria che tira su La7