Venezia: Verdone, dare a me premio Bresson e' gesto d'avanguardia (2)
(Adnkronos/Cinematografo.it) - Presente alla Mostra di Venezia anche in qualità di giurato ("una giuria molto eterogenea, ognuno ha le sue idee, ma in linea di massima andiamo d'accordo. Per ora c'è armonia, speriamo di mantenerla fino alla fine"), Carlo Verdone riceve il riconoscimento dalle mani del Vescovo di Parma, S.E. Mons. Enrico Solmi, che in qualche modo "rilegge" il regista attraverso La casa sopra i portici, libro (edito da Bompiani) scritto da Verdone per riportare a galla i ricordi d'infanzia, partendo proprio dalla casa di famiglia a Lungotevere dei Vallati, qualche anno fa restituita al Vicariato della Santa Sede: "Una casa vuota, da consegnare, che rappresenta e prospetta il vivere vitale di una famiglia, il tutto giocato da due movimenti essenziali, dati dalla porta di casa. Che si chiude, per riportarci a quei giorni, e che si apre, per consentire a tutti di prendere la propria strada", dice Solmi, che in merito al cinema di Verdone aggiunge: "Ci ha sempre messo di fronte a personaggi che non esistono, ma vivono. E per questo si imprimono in chi li guarda, che ricava così sollievo e piacevole riflessione". "Una poetica graffiante e insieme garbata, curiosa e senza pregiudizi, disincantata senza però mai cedere il passo al cinismo", dice in riferimento alla filmografia di Verdone il Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e direttore della Rivista del Cinematografo, don Ivan Maffeis, che aggiunge: "Ci ha fatto capire che un benessere fine a se stesso è inutile. L'ha fatto provocandoci con il sorriso, con comicità e malinconia, con dramma e ironia. Lucido inteprete della grande commedia, Verdone ha saputo ricollocare la tradizione italiana delle maschere e della comicità popolare sul difficile campo d'indagine della società e della cultura". Cultura che, secondo il Presidente della Biennale, Paolo Baratta, "per ripartire avrebbe bisogno di una ridefinizione in termini, visto che si tratta di un vocabolo dietro il quale molto spesso possonon nascondersi degli equivoci. Sono qui tutti gli anni, in occasione del Premio Bresson, perché mi piacciono le cose che durano e applaudo la scelta di premiare Carlo Verdone, interprete del mondo dello spettacolo e del proprio paese, di un modo di essere del proprio paese, di quello che il paese avverte in determinati momenti". (segue)