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Venezia: l'Italia di Ferrario chiama e quella di Salvatores risponde

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Venezia, 2 set. - (Adnkronos) - Magie dei festival, o meglio abilità di chi li dirige: la Mostra di Venezia ha offerto oggi la 'somma' di due, di diversissime, immagini dell'Italia che però si sommano, si rimandano l'una all'altra. Sono il film collettivo 'Italy in a day' (fuori concorso), curato da Gabriele Salvatores, frutto dei 44.197 filmati inviati in risposta all'invito agli italiani a realizzare un video in una specifica giornata, il 26 ottobre 2013, e il doc, anch'esso fuori concorso, 'La zuppa del demonio' di Davide Ferrario: l'Italia dello sviluppo industriale, anzi dell'idea di sviluppo industriale che ha attraversato il Novecento, interamente realizzata con materiali d'archivio. Entranbi i film sono dunque di montaggio ed entrambi i registi, intervistati dall'Adnkronos, rivendicano il montaggio come fulcro dell'opera cinematografica. Ferrario racconta un Paese che credeva ingenuamente nello sviluppo industriale senza limiti, un Paese entusiasta. Salvatores offre un 'fermo immagine' dell'Italia di oggi, con molte speranze ma senza indulgenze, dove l'entusiasmo è la merce più rara ma dove comunque si guarda al futuro, non a caso il film è gremito di immagini di bambini. (segue)

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