Venezia: Baratta, ruolo 'diplomatico' dei festival si basa su fiducia
Venezia, 4 set. - (Adnkronos) - La Mostra del Cinema di Venezia ha ospitato oggi una conferenza sul potere del cinema 'Cultural diplomacy and the role of Cinema', dedicata cioè al futuro del cinema come strumento di diplomazia. Paolo Baratta, presidente della Biennale, ha illustrato appunto come la 'sua' mostra sia strumento di diplomazia culturale internazionale, sottolineando che per assolvere questo compito l'esenziale è "la fiducia" ovvero "la fiducia che l'istituzione è capace di riscuotere nel mondo e fra i singoli che vi partecipano, diventando così un luogo di scambio fra individui e fra culture". Ricetta valida per Venezia come per qualunque altro festival. Quanto all'uso improprio del cinema quale strumento diplomatico, finalizzato cioè a rafforzare l'immagine di un paese senza alcuno spirico critico, Baratta ha citato l'evento storico del decadimento del Festival di Venezia a causa dell'alleanza tra Italia e Germania: "Alla fine degli anni '30, quando ormai il Festival di Venezia aveva forti rapporti con tutto il mondo, aveva il primato di essere primo e unico Festival del cinema, si firmo' il patto d'acciaio e la diplomazia culturale volle che la Mostra si dedicasse solo al cinema italiano e a quello tedesco. Le altre cinematografie si riunirono e fecero nascere il Festival di Cannes, cosi' la leadership di Venezia cesso' e ci vollero molti anni per riportarla al suo ruolo". (segue)