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Il MoMA si inchina ad Antonioni, da domani grande retrospettiva a New York

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New York, 6 dic. (AdnKronos) - Nel decennale della scomparsa, e alla fine di un anno che ha visto le celebrazioni di grandi Festival e città nel mondo, anche New York si inchina a Michelangelo Antonioni: al Maestro, alla sua influenza continua, al padre del moderno nel cinema. E lo fa nel luogo che più ideale non si potrebbe: il Museo d'Arte Moderna di New York, il MoMA, che accoglie e organizza, insieme a Istituto Luce Cinecittà, la più completa retrospettiva cittadina da 10 anni a questa parte. "Michelangelo Antonioni Retrospective", si terrà nei Roy e Niuta Titus Theaters del MoMA dal 7 dicembre al 7 gennaio 2018, e presenta in quasi 40 pellicole in 35 mm e digitalmente conservate, l'opera completa del Maestro, quasi 60 anni di arte dai primi corti documentari – a cominciare da quel Gente del Po del 1947 che oggi si vede e legge come un piccolo testo principe del Neorealismo – fino a Eros e Lo sguardo di Michelangelo, i suoi estremi colpi d'immagine. Passando per tutti i capolavori: dall'esordio di Cronaca di un amore (per alcuni critici anglosassoni anche la nascita del moderno cinematografico), alla ‘Trilogia dell'Incomunicabilità', ai capolavori internazionali come Blow-up, Zabriskie Point, Professione: reporter, fino alla prima visione newyorchese di un documentario ancora discusso e centrale come Chung Kuo, Cina (1972), e ai ritratti documentari che negli anni gli hanno dedicato Lino Micciché, Carlo Di Carlo, Enrica Fico, Gianni Massironi. Film di apertura di quella che si annuncia come la retrospettiva evento di questa stagione, Il deserto rosso, in una nuova versione restaurata digitalmente in 4K da CSC – Cineteca Nazionale e Luce-Cinecittà, domani 7 dicembre, alla presenza di Enrica Fico Antonioni. Mentre oggi una anteprima della retrospettiva si terrà con un evento editoriale: la presentazione del volume ‘My Antonioni', curato da Carlo Di Carlo, il collaboratore fondamentale di una vita e amico di Antonioni purtroppo scomparso nel 2016, e che postuma ci regala una ‘autobiografia' confezionata attraverso le pure parole, dichiarazioni, interviste, pezzi di conversazioni del regista. Un autoritratto al vivo, il ritratto del suo più accorato studioso, e un gesto di amicizia cinematografica. Il volume sarà presentato oggi all'Istituto Italiano di Cultura di NY dal professor David Forgacs, Antonio Monda e dalla scrittrice Lila Azam Zanganeh. L'edizione italiana, intitolata Il mio Antonioni, sarà prossimamente pubblicata da Istituto Luce Cinecittà e Cineteca di Bologna. La Retrospettiva Antonioni in un luogo come il Museo d'Arte Moderna di New York, lontano dall'essere un tributo di circostanza, si prefigura come un momento ideale di verifica del potere dell'immagine-Antonioni, in primis del suo dialogo con il visuale, con il linguaggio figurativo, che nel suo cinema da oggetto si fa protagonista. Il Museo non è allora il luogo di esposizione del suo cinema, ma il laboratorio dove vedere e confrontare le immagini del contemporaneo. Ed è un momento di confronto tra Antonioni e la platea americana. Un confronto e uno scambio che ha molto influenzato il regista; un regista che a sua volta ha enormemente influenzato il cinema americano, sia per i suoi risultati che come provocatore di nuove sfide espressive. Infine è una verifica, grazie alla prima retrospettiva nella Grande Mela da anni, della tenuta nel Tempo del cinema e dei film di Antonioni. Di come il tempo reagisce a un cinema che ha sempre lanciato delle sfide al presente e guardato sempre un po' più in là. E che ha modificato il proprio tempo, facendocelo guardare - attraverso una composizione dell'immagine che non ha epigoni, ma semmai continuatori di un viaggio – per sempre in modo differente. Dopo l'esordio mondiale al MoMA, la Retrospettiva Antonioni sarà impegnata in un tour nelle più importanti città e istituzioni Nordamericane nel 2018: sono già confermate l'American Cinematheque di Los Angeles, il Castro Theatre di San Francisco, il Festival di Toronto, SIFF Seattle, la National Gallery of Art di Washington, il Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive. La Retrospettiva Michelangelo Antonioni è organizzata da Joshua Siegel, Curatore del Dipartimento Film del MoMA, e da Camilla Cormanni e Paola Ruggiero di Luce-Cinecittà.

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