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E' morto il maestro Pippo Caruso

Musica

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Roma, 28 mag. (AdnKronos) - "E' morto un mio grande amico, un grande musicista e un grande direttore d'orchestra. Un uomo di squisita sensibilità e di enorme preparazione musicale". E' con queste parole che Pippo Baudo comunica alll'AdnKronos la scomparsa avvenuta "nel tardo pomeriggio di ieri" di Pippo Caruso. Il direttore d'orchestra, classe 1935, "era un uomo di enorme cultura generale, eravamo compagni di scuola, ci siamo incontrati a New York da grandi e l'ho invitato a seguirmi in Italia e da allora abbiamo fatto tutto insieme, tutti i festival di Sanremo, Fantastico, Domenica in. Siamo stati insieme in questi anni di grandi successi dei quali ha avuto grande parte", aggiunge commosso Baudo. Recentemente, racconta Baudo, è "inciampato su un tappeto di casa e si è rotto il femore. Da allora non si è più rimesso in piedi, è stato su una sedia a rotelle e tutto è degenerato. E' morto a Passo Corese, ieri nel tardo pomeriggio". I funerali si svolgeranno domani mattina, nella chiesa di Santa Croce a Passo Corese alle 10,30. Direttore d'orchestra, compositore, arrangiatore. Pippo Caruso era un uomo dai talenti multipli. Non solo musicista. Aveva anche legato la sua storia professionale a programmi televisivi di grande successo ('Fantastico', 'Numero Uno', 'Domenica In'). Aveva, inoltre, diretto le orchestre Rai di Roma e Milano, l'orchestra sinfonica del Festival di Sanremo. Numerose le grandi personalità del mondo dello spettacolo e della canzoni con i quali aveva lavorato. Domenico Modugno, Ornella Vanoni, Bruno Lauzi e Mia Martini, Loretta Goggi, Orietta Berti, ma anche Enzo Jannacci, Alberto Sordi, Lino Banfi, Sandra Mondaini. Tra le sue hit, brani come 'Il maestro di violino', 'L'amore è', 'Johnny Bassotto'. Innamorato del cinema aveva firmato anche colonne sonore per il grande schermo ('Maladolescenza', 'Porca società', 'L'occhio dietro la parete', 'Massimamente folle') e diretto star internazionali. Da Liza Minnelli a Célin Dion, da Andrea Bocelli a Charles Aznavour, Gilbert Bécaud, Michael Bublé e Pat Metheny.

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