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Tiziano Ferro: "Un figlio è la cosa a cui penso di più"

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AdnKronos
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Roma, 5 dic. (Adnkronos) - “Io non ho un figlio per quanto io lo sogni, forse in questo momento è la cosa alla quale penso di più nella vita. Però tutti quanti, quelli che hanno dei figli, mi raccontano che non puoi neanche avvicinarti a capire cosa possa essere. Quindi io mi apro a questo dono e a questo ennesimo miracolo che sarà scritto da chi di dovere. Io potrò soltanto essere accogliente, desiderare e anche pregare senza negoziare. Direi: se vuoi sto qua”. Tiziano Ferro è tornato a parlare del desiderio di diventare papà, in una lunga intervista rilasciata a Sky Tg24, a poche ore dalla sua partecipazione alla semifinale di 'X Factor', in onda questa sera. Intanto, si arricchisce di due nuove date il suo 'TZN 2020', il nuovo tour negli stadi italiani: i concerti allo Stadio San Siro di Milano diventano tre con l'aggiunta di lunedì 8 giugno 2020, mentre raddoppia lo show allo Stadio Olimpico di Roma con l'inserimento in calendario di una replica giovedì 16 luglio 2020. Nell'intervista con SkyTg24, Tiziano è anche tornato sul tema del bullismo: “Recentemente ho parlato della pesantezza di alcune parole, rimarcando il fatto che le parole hanno peso. Tante parole hanno peso, tutte le parole hanno peso anche la parola scusa, potevo fare meglio, potevo essere migliore. Rimarchiamo anche il fatto di tornare indietro quando si è in grado di capire di aver sbagliato, credo che il recupero e la risalita facciano più rumore del danno. Ho tantissimi amici con i quali ho iniziato con il piede sbagliato e probabilmente da piccoli erano anche dei bulli con me, ma quando si sono fermati mi hanno detto ‘tu sei una bella persona, mi piaci' e mi hanno chiesto scusa. Ma non scusa buttando per aria una parola della quale ormai abusiamo, ma dicendo ‘sarò migliore' allora anche quello ha un peso. L'empatia si recupera, io non parlo soltanto del cercare delle regole contro i bulli, parlo anche del bisogno di educare chi si trova involontariamente a sbagliare. Bisogna sbagliare, ma anche tornare indietro, fermarsi e prendere le proprie responsabilità. Anche questo è un atto di grande generosità ed empatia. Altrimenti è meglio stare zitti”. “Il problema – ha poi spiegato Tiziano Ferro parlando della sua esperienza personale con il bullismo - è che noi non capiamo di vivere nel disagio e di vivere rapporti di abuso mentale e verbale, perché poi pensiamo che queste persone abbiano ragione. Se sono un ragazzo molto giovane, fragile e vulnerabile e tu mi dici una parola molto brutta e sconfortante, io ti credo. Più lasci entrare queste energie negative, più tu caschi in quella che può anche essere depressione. Quando vivi in una realtà molto semplice come la mia, in una realtà di provincia, non sai nemmeno cosa è la depressione e quindi la prendi nell'unica maniera in cui sai vivere e l'abbracci e pensi che sia normale. Poi esci nel mondo e ti dicono che c'è anche l'opzione di essere felice. Quando scopri questa possibilità non ti fermi più. Eccomi qua”.

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