Rai1: 64° Festival della canzone italiana di Sanremo (15)
(Adnkronos) - "Il tema scenografico - continua Emanuela Trixie Zitkowsky - interpreta la bellezza di un ipotetico palazzo settecentesco italiano, un salone che ha vissuto il suo splendore passato, ma il tempo e l'incuria sono stati i suoi peggiori nemici. Nonostante i fasti siano ormai lontani l'armonia rimane preponderante e non viene offuscata dalle ingiurie. Si avviano i restauri e nelle belle speranze, sopra un ponteggio, alloggia l'orchestra e la musica torna a riecheggiare nella sala. Lo scalone monumentale non riceve più importanti ospiti da tempo e, come per incanto, ad aiutarlo dal pavimento sorge una nuova scala tutta di luce, che accoglie i nuovi ospiti e li accompagna al centro della sala attraverso la guida di un tappeto luminoso". "Il pavimento, o quel che ne resta del marmo bianco e nero a scacchi, a un certo punto si anima e s'illumina accogliendo luce e nuove geometrie. Il palco di proscenio, o per meglio dire il 'belvedere', si sviluppa lateralmente con due scaloni che si aprono al mondo esterno: noi spettatori. Sul proscenio una scala elicoidale ci ricorda la sapienza, attraverso la salita si giunge alla conoscenza. Antichi affreschi affiorano dai muri in attesa di rivivere il loro splendore. Sipari, cambi scena, cubi di luce, tiri teatrali, tulle e sipari di perle ci accompagnano nell'accogliere la musica e uno su tutti: il Sipario Storico, che ci ricorda com'era una volta lo splendore. Il tempo con i suoi danni, pur appannandola, non riesce a distruggere la bellezza, che attraversando il velo dell'incuria risplende nella sua armonia". (segue)