Musica: Bologna, piazza Maggiore gia' strapiena per la festa a Lucio Dalla

domenica 10 marzo 2013
Musica: Bologna, piazza Maggiore gia' strapiena per la festa a Lucio Dalla
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Bologna, 4 mar. - (Adnkronos) - Piazza Maggiore a Bologna e' gia' strapiena in attesa che cominci il conerto 4 Marzo, dedicato a Lucio Dalla, che oggi avrebbe compiuto 70 anni, ma che invece e' scomparso improvvisamente un anno fa. Sono migliaia le persone che gia' dal pomeriggio hanno riempito la piazza 'grande' davanti al mega-palco dove stanno per sfilare tutti i suoi amici e colleghi, un parterre di big e anche di giovani emergenti come Pierdavide Carone, Marco Mengoni e Antonio Maggio. Nel backstage sfilano i volti della famiglia artistica di 'Lucio'. Parola d'ordine 'niente commemorazioni', niente tristezza, ma il clima di commozione dietro le quinte c'e', specie nello stesso cortile d'onore di Palazzo D'Accursio dove un anno fa esatto c'era il feretro allestito per la camera ardente. Stesso luogo, stessi volti, a cominciare da Gianni Morandi, Luca Carboni, Ron, Samuele Bersani. "Se Lucio fosse qui si divertirebbe un mondo, se ci vedesse riderebbe" dice Gaetano Curreri degli Stadio. "E' una serata molto strana, anomala, unica" spiega Carboni. "E' grazie a Lucio, uno degli artisti piu' grandi, che ho fatto questo mestiere nella vita", racconta Carone, che ha duettato per ultimo con lui, al Sanremo 2012, con 'Nani". Rientra anche il filo di polemica nata attorno alle parole di Samuele Bersani per la scelta di mettere in scaletta anche qualche brano non scritto da Dalla. "Nessuna polemica - spiega ai cronisti dietro al palco - sono stato frainteso, io parlo per amore, forse dovevo essere piu' democristiano ma ho il cuore 'scemo', non c'e' nessun rischio che questa serata diventi un Festivalbar". Piuttosto, conclude, "c'e' un clima molto bello, denso, un po' tutti abbiamo l'impressione che debba sbucare fischiettando da un angolo della piazza". Quanto all'assenza di Francesco De Gregori che non se l'e' sentita di salire sul palco Bersani commenta "anch'io delle volte non mi sono sentito di andare a dei funerali o a delle feste, ognuno deve fare cio' che si sente". (segue)