Roma, 30 apr. (Adnkronos)- Morti ammazzati e stragi. Soldi sporchi, riciclaggio e droga. Usura e pizzo. Delitti ambientali e una lunga lista di compiacenze politiche. Ma le mafie si possono leggere perfino lungo alcune microscopiche azioni quotidiane: un terreno fertile che si nutre di prevaricazioni e di diritti negati. Di paure umanissime, e di silenzi che soffocano verita' e giustizia. Nello spettacolo 'A chi baciamo le mani?, in scena a Roma al Teatro Agora' dall'8 al 13 maggio, la compagnia teatrale Fuo.ri.Terr.A racconta il 'sottobosco' dell'illegalita', fino "all'atto ultimo" delle mafie in cui si fara' riferimento a fatti e personaggi reali. La compagnia Fuo.ri.Terr.A tiene insieme due forme espressive: teatro civile e teatrodanza. Cosi' accanto alle parole dominano la scena le coreografie: l'uso delle corde descrivera' le situazioni in cui l'uomo viene 'manipolato', fino all'assuefazione della coscienza. Le musiche sono di Ezio Bosso, Ennio Morricone, Bjorn Iynne, Hans Zimmer e Alexandre Desplat. Testo e regia di Marco D'Aleo. Aiuto regia di Gabriele Guarino. In scena gli attori: Sefora Edith Bello, Marco D'Aleo, Niki Deleonardis, Gabriele Guarino, Mariangela Iula, Jvana Tranchina. Tecnico audio/luci Paolo Ricci. Hanno concesso il patrocinio allo spettacolo, e porteranno sul palco la loro esperienza, le associazioni antimafia Libera, daSud, Sos Impresa, Addio Pizzo, I Giganti e altri protagonisti della lotta alle mafie.