(Adnkronos/Cinematografo.it) - Simone Lenzi, classe 1968, ha studiato filosofia, gli amici lo canzonano dicendo che possiede "la piu' grande biblioteca al mondo di opere minori" e il suo misterioso curriculum lo ha visto portiere di notte, compilatore di grammatiche per ragazzi, traduttore di Marziale. Ma Lenzi e' anche paroliere della band indie rock livornese Virginiana Miller, che molto assomiglia ai Pluto del film 'I piu' grandi di tutti' del fratello di Virzi', Carlo. "Mi fa piacere sottolineare le assonanze - dice Paolo Virzi' - tra famiglie, gusti e quartieri che Livorno ha mescolato. Destini incrociati, cinema, canzoni, un giorno qualcuno dovra' riflettere su quale sia il mistero di quel postaccio dove chiudono le fabbriche, dove nessuno lavora. Una risposta a Stachanov, anche il sindaco e' sempre in pantaloncini corti e ciabatte, reduce da una gabbionata, abbronzato. In quella citta', dove non c'e' futuro, proliferano gruppi musicali, come Liverpool o Manchester, ragazzi che scrivono film, sbucano storie di rock o cantautori come Rondelli". 'Tutti i santi giorni', pero', e' ambientato a Roma, "volevo una grande citta' - dice il regista - avrebbe potuto essere anche Milano. Mi interessava mostrare questi due ragazzi sradicati, soli contro il mondo, in una periferia che sembra quella delle grandi citta' americane". (segue)