Roma, 13 nov. (Adnkronos) - Sesso e religione "non vanno affatto d'accordo: la religione è pura creazione, è una cosa meravigliosa e positiva, ma il Cristianesimo ha sempre vissuto il sesso come un terribile, terrificante problema. E' un argomento che andava esplorato". Così Peter Greenaway, al Festival di Roma per presentare il suo 'Goltzius-The Pelican Company', racconta all'Adnkronos la decisione di affrontare una tematica così forte e delicata come quella del rapporto tra erotismo e religione. Quanto al prossimo futuro, il regista annuncia di avere "in mente la realizzazione di una nuova versione di 'Morte a Venezia' di Visconti, con un nuovo punto di vista, quello del ragazzo della spiaggia". 'Goltzius', secondo capitolo di una trilogia dedicata ad artisti fiamminghi, viene dopo 'Nightwatching' e racconta la storia di Hendrik Goltzius, un tipografo olandese del tardo Cinquecento, autore di incisioni di stampa erotiche. Contemporaneo e sicuramente all'epoca più famoso di Rembrandt, Goltzius convince il Margravio D'Alsazia a finanziare la pubblicazione dei suoi libri illustrati. In cambio gli promette uno straordinario libro di dipinti e illustrazioni di racconti erotici dal Vecchio Testamento. "E' dagli inizi della Genesi che si parla di sesso, dovunque - spiega il regista - senza il sesso noi non saremmo qui, ma la religione è profondamente ipercritica riguardo a questo". Un problema che non e' solo, ad avviso di Greenaway, della religione cattolica. Nel film infatti anche il tema delle differenze tra credi religiosi: "La maggior parte della gente - sottolinea - pensa che il sesso sia visto in modo più positivo da altre religioni, ma io mi sono chiesto: è davvero così? Prendiamo l'Islam, e il suo modo di vedere le donne...". Nel cast del film anche gli italiani Flavio Parenti (Eduard) e Giulio Berruti (Boethius) che hanno recitato senza veli rappresentando in tutto e per tutto quella carnalità che il regista voleva evidenziare mostrando di gradire sempre più un tipo di cinema vicino alla videoarte. "E' stata un'esperienza meravigliosa - dice all'Adnkronos Giulio Berruti - e penso la più significativa della mia carriera. C'è voluto molto coraggio ma ora ho un grande bagaglio e una grande crescita perché il nudo ti permette di superare un importante step con te stesso, che è quello di liberarti da ogni convinzione". Concorda con Berruti Flavio Parenti, non nuovo all'esperienza interpretativa con il cinema internazionale, dopo aver partecipato a 'To Rome With Love' con Woody Allen. "Ho respirato e assorbito il genio di entrambi questi grandi maestri. Con Allen ti dovevi esercitare sul ritmo e sulla battuta mentre con Greenaway è stato un lavoro più intimista, più lento ma estremamente interessante". Ancora suoi suoi progetti, il regista britannico aggiunge di avere in programma un film sul pittore austriaco Oskar Kokoskhka e una pellicola sul periodo in cui Ejzenstein viaggiò per il Messico, tentando di produrre un documentario. Nel film sarà evidenziata "la grande passione per la musica del regista russo - spiega Greenaway - che amava profondamente la musica, in particolare quella di Vivaldi. Nel film infatti ci sarà moltissima musica di questo grande compositore".