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Ljajic: "Non ho insultato Rossi. Lui ha detto che voleva ammazzarmi"

Il giocatore serbo replica alle accuse e chiede la prova tv: "Non gli ho detto nulla di brutto"

Pruneddu Pietro
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  Adesso è il turno di Ljajic. Il giocatore serbo, protagonista della rissa con Delio Rossi, ha detto la sua in merito all'episodio che ha fatto il giro del mondo. Un allenatore che picchia un suo giocatore non si era mai visto (almeno davanti alle telecamere). E la versione di Ljajic è totalmente diversa da quella del suo mister. "Ho solo detto a Rossi: 'Sei un grande, bravo così', ma non mi aspettavo quanto è accaduto. Lui mi ha detto cose brutte ed è stata una situazione molto difficile. Nessuna frase ingiuriosa contro l'allenatore: "Anzi è stato lui a darmi dello stronzo. Poi ha detto che voleva ammazzarmi e allora io ho replicato in serbo dopo le botte, ma senza dire nulla di brutto". Le scuse di Adem - La rissa è poi proseguita negli spogliatoi: "Il mister ha buttato via la lavagnetta ed è venuto subito da me, mi ha detto delle cose e io a lui". Poi il serbo chiede scusa: "Senza dubbio il mio gesto non è stato bello, ero arrabbiato. Ma voglio chiedere scusa alla società, ai compagni e a tutti i tifosi della Fiorentina". Nel mentre però l'aggressione è finita sui media di tutto il mondo: "Questo è un momento difficile per me ma soprattutto per la mia famiglia. Hanno visto tutti in Serbia: i miei nonni, babbo, mamma, i miei fratelli. Ora mi sono un pò calmato, i compagni mi sono stati vicino e questo è stato importante e mi dispiace essere stato sospeso dagli allenamenti, la società si è arrabbiata. Ma io non mai avuto problemi con gli allenatori, questo è il primo, ora però non vorrei più parlarne".    

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