La banana mangiata da Dani Alves? Una trovata pubblicitaria
"La trovata di Dani Alves è solo una campagna di marketing studiata a tavolino", queste le parole sul quotidiano brasiliano Lance che hanno fatto scatenare le polemiche dei tantissimi che in questi giorni si sono fatti fotografare con una banana in mano. Secondo quanto riportato dalla rivista brasiliana la vicenda della banana sarebbe stata solo una montatura progettata dal terzino del Barcellona assieme al compagno di squadra Neymar. La tesi sostenuta da Lance - La famosa banana mangiata da Dani Alves durante un calcio d'angolo, sembra non fosse stata buttata per caso nel campo di gioco: "La campagna era già pronta da due settimane e si attendeva solamente il momento giusto per lanciarla", ha dichiarato Guga Ketzer, vice presidente dell'agenzia di marketing Ludocca che si occupa da tempo dell'immagine di Neymar. Dopo i continui insulti al calciatore brasiliano ma anche al compagno di squadra, Neymar avrebbero deciso di rivolgersi a un team di esperti in campagne pubblicitarie per difendersi dagli episodi, in continuo aumento, a carattere razzista. "Avevamo escogitato un modo per dare risalto alla lotta contro il razzismo, convinti che l'immagine di Neymar ci avrebbe aiutato a diffondere il messaggio su scala globale. La popolarità di Neymar è semplicemente il viatico migliore per sensibilizzare la cultura di massa e l'offesa a Dani Alves ci ha dato lo spunto ideale per diffondere il messaggio", ha precisato Ketzer. E casualmente, lunedì pomeriggio, Luciano Huck, noto presentatore tv e grande amico di Neymar, ha lanciato sul mercato le sue magliette #somostodosmacacos (siamo tutti scimmie) sull'episodio (25 euro). La polemica web contro Neymar - Intanto in Brasile continua la contro-indignazione per un episodio di solidarietà che avrebbe dovuto difendere tutte quelle persone che subiscono offese e violenze razziste e che invece si è rivelata essere una campagna pubblicitaria a scopo di lucro. "E' semplicemente vergognoso", ha affermato UOL Esporte che accusa Neymar e la sua "discutibile moralità, tanto da far sorgere il dubbio che l'attaccante sia davvero solidale nei confronti di Dani Alves". Sul web arrivano le critiche per Neymar sotto l'hashtag #NaoSomosTodosOtarios (non siamo tutti oche), ma non per Alves che è stato "capace di mettere a nudo tutta l'ignoranza razzista con un gesto tanto semplice quanto forte", ha concluso la rivista brasiliana. di Valentina Princic