Il derby Milan-Inter vale un miliardo di euro
È un derby che vale tanto quello di domani sera, è davvero superfluo ribadirlo e non solo per il tutto esaurito sugli spalti. Ma sapete davvero quanto vale la seconda stracittadina tutta cinese, oltre ai 4.5 milioni di incasso? Un miliardo di euro. Tanto, infatti, hanno versato materialmente le due proprietà nelle casse di Inter e Milan. Insomma, i nuovi proprietari hanno fatto alla grande la loro parte, nonostante gli ostacoli del fair play finanziario e lo stop alle spese pazze imposto dal governo cinese (e il cui destino sarà annunciato nel Congresso del Partito comunista del 18 ottobre). E cosa hanno ricevuto? Per ora critiche e ironie a non finire. È partito prima Zhang Jindong, rilevando i due terzi delle azioni nerazzurre per poco meno di 100 milioni di euro da Thohir. La prima mossa di Suning è stata quella di varare aumenti di capitale per 142 milioni, seguiti da ulteriori versamenti, prestiti soci e poi dalle sponsorizzazioni di Pinetina e maglia d' allenamento per quasi mezzo miliardo complessivo. Sull' altro piatto della bilancia ci sono i soldi finiti nelle casse del Diavolo: a prescindere da chi siano i finanziatori di Yonghong Li (Huarong e Haixia Capital erano i primi nomi annunciati nel pieno della trattativa di cessione a Fininvest), sono arrivati a Milano 520 milioni di euro. Ovviamente, è stata imprescindibile la collaborazione di Elliott: i 303 dell' hedge fund sono serviti in parte per completare il closing e poi per gestire i primi mesi di attività del club (che ha ricevuto 128 milioni tramite la sottoscrizione da parte del fondo di Paul Singer di due bond viennesi). Nel frattempo, la proprietà ha versato 84 milioni di capitale. L' ultima tranche è arrivata quasi certamente dai conti di Yonghong Li: 22 milioni su 60 varati dall' assemblea dei soci del 18 maggio. Il totale recita oltre un miliardo in poco più di un anno. Mica male, ma è ora di passare all' incasso sul campo anche per zittire i tifosi incontentabili. Dall' alto del secondo posto, Spalletti - che ha sempre battuto Montella negli scontri diretti - si gode i 19 punti e la miglior difesa del campionato, mentre fa le prove per sostituire Brozovic con Joao Mario. All' orizzonte c' è la possibilità di spedire i rossoneri a -10. «Prima di tutto vogliamo fare bene per continuare il nostro percorso. La sfida con i rossoneri e il Napoli fra sette giorni non saranno decisive per la stagione, ma se usciremo vittoriosi sarà un segnale importante», ammette Borja Valero a Premium Sport. «Le critiche per il nostro gioco sono normali, noi siamo tranquilli: alla fine tireremo le somme. Il derby? Il mio primo gol in Serie A l' ho fatto al Milan. Con Montella sono stato bene, ma Spalletti mi ha dato subito fiducia». Con Kalinic ancora a parte, il collega Montella sarà costretto a un nuovo cambio di modulo: si punterà sul 3-4-2-1. Sembra il modo per far coesistere tutto il miglior talento dei rossoneri, ma soprattutto per allontanare gli spettri di Petkovic (ultimo nome per il ruolo di traghettatore) e di Antonio Conte, che per ora smentisce le voci sul suo prossimo ritorno in Italia («rimarrò a lungo al Chelsea»). Anche se sulla destra toccherà ancora a Borini: «Forse ai giovani di oggi non piace arretrare e sacrificarsi per la squadra ma è una questione di generazione e disponibilità», dice l' attaccante chiamato a contenere Perisic. «Se invidio la loro concretezza? No, noi siamo il Milan e sappiamo quello che possiamo e vogliamo fare. Anche se vincere le partite 1-0 come è successo a loro è importante...». di Francesco Perugini