Italia-Svezia a San Siro, 90' per il Mondiale
Calcio
Roma, 12 nov. (AdnKronos) - Novanta minuti domani con vista su Mosca, la Piazza Rossa e il Mondiale 2018. La cornice è quella sempre affascinante dello stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro a Milano, completamente esaurito, a dimostrazione che l'amore per la maglia azzurra non conosce confini. L'avversario è ancora la pericolosa Svezia che, seppur priva del suo totem Ibrahimovic, ha battuto gli azzurri per 1 a 0 nella prima sfida dei play off. Al capitano Buffon, e agli azzurri, il compito di condurre un Paese intero alla prossima edizione della Coppa del Mondo di calcio: un appuntamento al quale l'Italia non può mancare. Ad arbitrare lo spagnolo Antonio Mateu Lahoz. Gli assistenti saranno i connazionali Pau Cebrián Devís e Roberto del Palomar, mentre il quarto uomo l'iberico Jesús Gil Manzano. Italia-Svezia andrà in onda in diretta, su Rai1, domani, subito dopo il Tg1 delle 20: il calcio d'inizio, alle 20.45, sarà preceduto da un ampio prepartita, a cura del Team Nazionale di Raisport, che curerà anche il post-partita. La telecronaca del match sarà affidata ad Alberto Rimedio, con Walter Zenga, mentre le interviste saranno a cura di Alessandro Antinelli e Aurelio Capaldi. BUFFON, TENSIONE E' ALTA - "Sicuramente è un momento molto alto di tensione" dice il capitano azzurro, Gigi Buffon. "E' inevitabile vista la posta in palio e visto il senso di responsabilità che ognuno di noi deve avere. È inutile negarlo, c'è la positività e la possibilità di ribaltare il risultato e noi culliamo questo sogno, avendo ben presente che è una partita importante per noi, per la Nazione e per la storia della nostra Nazionale". Il portiere della Juve non pensa a se stesso in questo momento ma al gruppo e al movimento. "È capitato tante volte nella mia carriera di essere di fronte a dei bivi importanti, da dentro o fuori. Spesso è stato il dentro, altre volte è stato il fuori, è il percorso di ognuno di noi. Non cambia niente per quel che concerne il mio futuro, quello che cambia è che una possibile vittoria, al di là del mio prosieguo azzurro, vuol dire tanto per tutti noi, per il Mister, per il tifosi e per il movimento calcistico -ha sottolineato Buffon-. In questo momento la mia situazione è secondaria, non conta nulla. Abbinerei la soddisfazione personale a quella collettiva, che è sicuramente più importante". VENTURA: SERVE TATTICA, CUORE E DETERMINAZIONE- "Qualcosa cambierà domani, sono passate solo 48 ore. Speriamo che cambi in meglio visto il risultato, ma questo lo vedremo alla fine della partita" dice il ct azzurro Gian Piero Ventura. "Sono consapevole che la gara è fondamentale per noi, ma è lo stesso scenario che c'era quando ho firmato con la Nazionale. Sapevamo che c'era la Spagna e che avremmo potuto finire ai playoff. Non ci può sorpresa per essere arrivati a questo punto", ha sottolineato il tecnico azzurro, che poi torna sull'arbitraggio in Svezia. "Credo che l'arbitraggio in Svezia poteva essere gestito meglio, ma fa parte del gioco. A fine partita ho solo detto che la partita poteva essere gestita in maniera più corretta. Certo che se poi domani uno dei nostri giocherà con la maschera protettiva per il naso.... Noi siamo l'Italia, se ci qualifichiamo, lo faremo giocando al calcio. Io non so che partita ci sarà domani, ma spero che ci sarà correttezza. Cosa servirà domani? Servirà tutto: tattica, cuore e determinazione. I consigli degli altri? Io ascolto tutto, ma alla fine decido io. Usiamo la nostra testa, il campo ci dirà se avremo ragione", ha detto Ventura.