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Urbano Cairo, la sentenza su Lotito capo della Figc: "Ci vogliono altre attitudini"

Giovanni Ruggiero
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Il presidente del Torino Urbano Cairo non fa parte di coloro che appoggerebbero una candidatura di Claudio Lotito alla presidenza della Figc. "Non può rappresentare il nuovo, l'ho detto anche a lui che è bravo come presidente della sua squadra e imprenditore, ma per fare il presidente federale ci vogliono altre attitudini che lui non ha - ha ammesso in un'intervista a 'Tutti Convocatì su Radio 24 - Tommasi? Lo stimo, un ragazzo serio. Non lo vedrei, ma sì, potrebbe contribuire a migliorare le cose. Si può votare un ex calciatore quando ha quelle capacità manageriali fondamentali per essere un bravo Presidente Figc". A proposito della situazione in Lega di A il numero uno del club granata ha ammesso che "non si sono fatti grandi passi avanti. Noi Lega dovremmo fare un passo avanti che è quello di nominare i nostri organi di governo, ossia Presidente e Amministratore delegato che deve rendere più appetibile il calcio italiano all'estero - ha ribadito - Siamo in un momento di confusione, però da questi momenti a volte nascono momenti di rinnovamento. L'ho visto in aziende che ho preso e stavano andando male. Non bisogna disperarsi, ma lavorare per ripartire". Cairo ha poi smentito le voci di una sua candidatura. "Ci sono altre persone valide che possono fare bene - ha spiegato - Sono ottimista, le cose si possono fare. Ok, non andiamo ai Mondiali ma il nostro campionato in questo momento è uno dei più divertenti". In chiusura il presidente del Torino è tornato sull'esonero di Sinisa Mihajlovic. " Dice che non l'ho chiamato? Capisco che potesse avere questo desiderio, chi lo chiama è relativo, il rapporto ce lo aveva con Petrachi - ha concluso - Poteva dire piuttosto che Cairo poteva esonerarlo due mesi prima e non lo ha fatto. Non è da lui avere queste rimostranze".

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