Urbano Cairo, la sentenza su Lotito capo della Figc: "Ci vogliono altre attitudini"
Il presidente del Torino Urbano Cairo non fa parte di coloro che appoggerebbero una candidatura di Claudio Lotito alla presidenza della Figc. "Non può rappresentare il nuovo, l'ho detto anche a lui che è bravo come presidente della sua squadra e imprenditore, ma per fare il presidente federale ci vogliono altre attitudini che lui non ha - ha ammesso in un'intervista a 'Tutti Convocatì su Radio 24 - Tommasi? Lo stimo, un ragazzo serio. Non lo vedrei, ma sì, potrebbe contribuire a migliorare le cose. Si può votare un ex calciatore quando ha quelle capacità manageriali fondamentali per essere un bravo Presidente Figc". A proposito della situazione in Lega di A il numero uno del club granata ha ammesso che "non si sono fatti grandi passi avanti. Noi Lega dovremmo fare un passo avanti che è quello di nominare i nostri organi di governo, ossia Presidente e Amministratore delegato che deve rendere più appetibile il calcio italiano all'estero - ha ribadito - Siamo in un momento di confusione, però da questi momenti a volte nascono momenti di rinnovamento. L'ho visto in aziende che ho preso e stavano andando male. Non bisogna disperarsi, ma lavorare per ripartire". Cairo ha poi smentito le voci di una sua candidatura. "Ci sono altre persone valide che possono fare bene - ha spiegato - Sono ottimista, le cose si possono fare. Ok, non andiamo ai Mondiali ma il nostro campionato in questo momento è uno dei più divertenti". In chiusura il presidente del Torino è tornato sull'esonero di Sinisa Mihajlovic. " Dice che non l'ho chiamato? Capisco che potesse avere questo desiderio, chi lo chiama è relativo, il rapporto ce lo aveva con Petrachi - ha concluso - Poteva dire piuttosto che Cairo poteva esonerarlo due mesi prima e non lo ha fatto. Non è da lui avere queste rimostranze".