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Milan, la granata di Li Yonghong: "Chi è davvero il Fondo Elliott e come mi ha fatto fuori"

Giulio Bucchi
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Indagato, ma non molla. Li Yonghong, ormai ex proprietario del Milan, è accusato dalla Procura di Milano di "false comunicazioni sociali" (di fatto, di aver mentito sulle sue società e sulle sue disponibilità economiche) ma intanto accusa a sua volta chi gli ha portato via il club, il fondo americano Elliott. "Ero convinto che fosse un investitore fidato, ma soprattutto un partner con cui condividere i doveri e gli onori di un'avventura così stimolante... Ho commesso un errore e l'ho scoperto solo strada facendo e a mio grande discapito", ha spiegato in una lettera pubblicata dal Sole 24 Ore Li Yonghong, annunciando di voler aprire un contenzioso contro il fondo e accusandolo di aver "orchestrato un default anticipato". Leggi anche: Indagato Li Yonghong, la gravissima accusa al cinese "L'acquisto dell'A.C. Milan non è stata né una decisione incauta né tanto meno una decisione dettata da una mia infatuazione passeggera - scrive il misterioso imprenditore cinese, che pare appellarsi ai tifosi -; deriva dalla mia passione per la squadra e dalla mia convinzione circa il potenziale economico di un investimento in una delle più nobili squadre di calcio al mondo. Fino al 30 giugno 2018 - prosegue -, ho versato quasi 880 milioni a favore dell'A.C. Milan, dei quali solo 280 milioni finanziati attraverso Elliott, mentre ho provveduto personalmente per la restante parte". Elliot, spiega ancora Mister Li, "non mi ha permesso di realizzare lo sviluppo strategico del club, né concludere una vendita soddisfacente della squadra con un prestigioso acquirente che, al contrario di Elliott, ha un reale interesse e un piano strategico e di investimento di lungo termine per l'A.C. Milan. Inoltre non mi ha permesso di mantenere la promessa al signor Silvio Berlusconi di accrescere il valore e lo standing della squadra che entrambi amiamo".

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