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Parma-Cagliari 2-0: per gli emiliani in gol Inglese e Gervinho

Matteo Legnani
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Tutti in piedi: questo Parma è una realtà. Il successo a San Siro con l'Inter di domenica scorsa non era una rondine sporadica: sarà anche autunno ormai ma per gli emiliani è primavera. Battuto anche il Cagliari ed ora la classifica fa sognare. Perchè quando hai un Gervinho così, che da un campionato anonimo in Cina è tornato ad essere il campione spacca-partite che fece sfracelli alla Roma, e quando hai una precisa identità di gioco è giusto trovarsi nella parte di sinistra della graduatoria anche se i troppi gol falliti, dopo altrettanti contropiede micidiali, gridano ancora vendetta. Un fuoco di paglia il Cagliari, che – reduce dal bel pari col Milan - ha impressionato solo per meno di mezzora e nel finale quando era troppo tardi. E' invece il Parma che raccoglie presto i frutti importanti. Deve farne due la squadra emiliana per vedersi convalidata una rete ma se al 14' la posizione di Inglese, bravo comunque a girare di testa in rete su cross di Iacoponi, era palesemente in fuorigioco, la giocata del bomber di proprietà del Napoli, che approfitta di un malinteso tra Romagna e Cragno, consente al 20' al Parma di passare in vantaggio, dopo oltre un minuto di suspance per l'intervento del Var. E' la terza rete di fila in tre partite contro i sardi per Inglese. Col Cagliari che macina gioco – e che sfiora il pari con un bel tiro di Barella deviato da Ionita – ma che conclude poco, è invece Gervinho l'arma in più di D'Aversa. Dopo un diagonale di poco a lato al quarto d'ora, a seguito di una travolgente azione personale partita dalla propria metà campo, l'ex Roma è sempre una spina nel fianco in contropiede. Il finale di tempo è vibrante. Prima è Cerri, ex di turno classe '96 alla prima da titolare per l'improvviso forfait di Pavoletti – vittima di una lombalgia acuta che l'ha costretto a rimanere in hotel – a impegnare Sepe a due passi dalla porta, poi al 40' è solo la sfortuna a negare il secondo gol ai locali: prima con Barillà su suggerimento di Di Gaudio, poi con Rigoni ma Cragno è bravo a non farsi sorprendere. Dopo soli 3' del secondo tempo però il Parma indovina il contropiede giusto: il Cagliari perde palla in attacco, Gervinho parte in solitaria dalla sua metà campo, evita l'intervento di due avversari in velocità, ne scarta altri due e scaraventa in rete. Standing ovation per lui e tre punti in cassaforte. Ora il Parma rischia di dilagare ma sbaglia troppo in questa fase e non chiude il match, rischiando di far rientrare in partita i sardi che ci vanno vicini al 27' quando il pallone giunge a Farias dopo un'idea di Barella, ma Alves si immola sulla conclusione del brasiliano, concedendo solo il corner. Al 32' sfiora la prodezza Sau con un colpo di tacco – su assist di Srna – che esce di pochissimo. Finale senza storia: il Cagliari alza bandiera bianca, il Parma spreca ancora (serve un miracolo di Cragno dopo l'ennesimo contropiede e il duetto Barillà-Ceravolo) ma si gode i tre punti.

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