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Fabio Quagliarella, il record: come Batistuta. Non servirebbe all'Italia di Mancini?

Davide Locano
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Nessuno meglio di Fabio Quagliarella in Serie A. Il bomber campano della Samp nella vittoria 4-0 contro l' Udinese, ha trovato il gol (seconda doppietta di fila) per l' undicesima partita consecutiva eguagliando il record stabilito nel novembre del 1994 da Gabriel Omar Batistuta con la maglia della Fiorentina. Un primato straordinario reso ancora più impressionante dal fatto che, a differenza del centravanti argentino che riuscì ad inanellare l' incredibile striscia quando di anni ne aveva 25, l' attaccante di Castellammare di Stabia ci è riuscito invece alla soglia dei 36 anni (li compirà giovedì prossimo). Dal 28 ottobre scorso, quando segnò a San Siro nella sconfitta per 3-2 contro il Milan, ai due rigori (dubbio il primo) trasformati nel match di ieri contro i friulani, Fabio ha scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori in ogni partita nella quale è sceso in campo (era in panchina contro la Roma l' 11 novembre 2018) per un totale di 14 segnature. Un filotto che lo ha portato a prendersi la vetta momentanea della classifica marcatori a quota 16 centri, staccando dunque il cinque volte Pallone d' Oro Cristiano Ronaldo (che di anni ne ha due in meno) e il sorprendente Duvan Zapata: certo, quest' oggi avranno l' occasione di rispondere immediatamente al capitano blucerchiato. Leggi anche: Milan, quelle voci su Quagliarella Ma i numeri straordinari del "vecchietto terribile" non si esauriscono qui. Con le perfette esecuzioni dagli undici metri che, insieme alle reti di Linetty e del "debuttante" Gabbiadini (che contro l' Udinese aveva segnato anche l' ultimo sigillo in A prima di trasferirsi agli inglesi del Southampton) hanno permesso alla compagine di Marco Giampaolo di trovare la prima vittoria di questo 2019 che rilancia così le ambizioni per un posto in Champions League, il numero 27 blucerchiato (il numero è in onore di Niccolò Galli, suo grande amico) ha infatti superato nella classifica all-time bomber del calibro di Christian Vieri, Marco Di Vaio, Paolo Pulici e Benito Lorenzi, tutti fermatisi a quota 142. Quagliarella ha difatti raggiunto quota 143 gol nella massima serie, 71 dei quali (quasi il 50%) realizzati dopo aver compiuto 30 anni a dimostrazione del fatto che nel suo caso l' età non è un limite, anzi. Può godere quindi Giampaolo, ma anche il ct azzurro Roberto Mancini (presente a Marassi) che, in attesa delle prossime gare di qualificazione a Euro 2020, potrebbe (dovrebbe?) decidere di affidarsi proprio all' esperienza dell' eterno Quagliarella, vista la cronica ricerca di un centravanti affidabile. E chissà che, di questo passo, Fabio non possa essere fra i papabili per le convocazioni all' Europeo. di Michele Mazzeo

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