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Emilano Sala, il cugino: "È stato ucciso, cosa non torna sulla sua morte"

Davide Locano
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Non solo le insinuazioni della fidanzata. Ora, della morte di Emiliano Sala - il calciatore 28enne disperso lo scorso 21 gennaio e ritrovato nella manica - ne parla anche il cugino. Lo ha fatto in occasione dei funerali che si sono svolti a Progreso, in Argentina, dove Matias Gatti ha parlato alla stampa lanciando pesantissime accuse: "Emiliano è stato ucciso. In questa storia  ci sono alcune cose che non quadrano, è stato fatto tutto in maniera troppo frettolosa". E ancora: "Voglio capire perché è stato costretto a salire su quell'aereo. Era un giocatore importante oramai e lo hanno lasciato da solo, senza che ci fosse nemmeno un rappresentante". Dunque, Gatti ha lanciato un appello agli inquirenti: "La polizia deve indagare sui punti oscuri della storia, vogliamo giustizia. Avrebbe dovuto viaggiare su quell'aereo in altre condizioni, non sappiamo nemmeno se quel veicolo fosse in condizione di attraversare la Manica, bisogna capire pure questa cosa. Nessuno lo riporterà indietro, ma se qualcuno ha sbagliato deve pagare", ha concluso. Sala, lo si ricorda, aveva appena firmato con il Cardiff e avrebbe così lasciato il Nantes, in cui militava. Leggi anche: Emiliano Sala, la vergogna dopo la sua morte: lite Cardiff-Nantes sui soldi

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