Calcio: Tatarella, 'con demolizione San Siro diventerà sport elitario'
Milano, 27 mar. (AdnKronos) - Milan e Inter sono favorevoli alla demolizione dello stadio Meazza a San Siro, perché "le squadre preferiscono avere meno posti e più redditività economica, con gli abbonamenti e le postazioni riservate. Il modello è quello del Juventus Stadium di Torino, con 40mila posti, mentre il Meazza ha accolto 75mila persone all'ultimo derby. Vogliono trasformare il calcio da sport popolare a sport elitario, allontanando le famiglie". A dirlo è Pietro Tatarella, consigliere comunale di Milano nelle file di Forza Italia e fra i fondatori del comitato 'No demolizione di San Siro', contattato dall'Adnkronos. "Siamo fortemente contrari alla demolizione del Meazza. In primo luogo per motivi romantici e affettivi: lo stadio è un simbolo di Milano. Ma anche per motivi economici: non si capisce chi dovrà pagare la demolizione. Inoltre ora il Comune incassa l'affitto dello stadio e il mancato affitto peserebbe sul bilancio comunale", spiega Tatarella. Il neonato comitato 'No demolizione di San Siro' ha già ricevuto il sostenuto di numerosi cittadini milanesi e conta di raccogliere in breve tempo le firme necessarie per il referendum contro l'abbattimento dello stadio. "Ora aspettiamo il progetto definitivo del nuovo stadio -continua Tatarella- poi raccoglieremo le mille firme da presentare al Collegio dei garanti del Comune di Milano per chiedere il referendum. A quel punto raccoglieremo le 15mila firme per chiedere al Comune di indire la consultazione". In caso di vittoria Palazzo Marino potrebbe bloccare i lavori per il nuovo stadio e aprire a una riqualificazione del Meazza. "Abbiamo già ricevuto il sostegno dei cittadini. Contiamo di esaurire la raccolta firme in pochissimo tempo. Siamo ottimisti". Per Tatarella, "al di là del design, le squadre vogliono annettere allo stadio una piastra commerciale, con un albergo, ristoranti e negozi. Ma si potrebbe utilizzare l'area del trotto di San Siro lì vicina".