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Juventus, solo la squadra titolare guadagna come i tre club neopromossi

Davide Locano
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Quando si parla di stipendi dei calciatori, una premessa è d' obbligo: Cristiano Ronaldo è fuori categoria, in quanto i suoi 31 milioni netti all' anno sono giustificati da quello che rappresenta dentro e fuori dal campo. Ciò non cambia che la Juventus sia la regina incontrastata della Serie A in materia di monte ingaggi, potendosi permettere il lusso di pagare altri 9 giocatori tra i 6 e gli 8 milioni: guida De Ligt con il suo accordo da 8 più 4 di bonus, seguito da Higuain e Dybala (entrambi a 7,5), dagli ultimi arrivati a parametro zero, Rabiot (7+2) e Ramsey (7), e dal trio Douglas Costa-Khedira-Mandzukic (6 milioni annuali a testa). Escludendo quelli bianconeri, in tutta la Serie A ci sono appena 3 calciatori che guadagnano almeno 6 milioni: comanda Lukaku, che l' Inter ha reso il terzo più pagato con 7,5 milioni (e 1,5 di bonus), più staccati Donnarumma e Koulibaly, entrambi a quota 6. SIGNORA FUORI CATEGORIA A testimoniare lo strapotere economico della Vecchia Signora c' è anche un altro dato: l' undici titolare delle prime due giornate guadagna addirittura 85,5 milioni, la stessa cifra che le tre neopromosse (Lecce, Brescia e Verona) spendono complessivamente in stipendi. Persino gli esuberi della Juve intascano cifre inavvicinabili per chiunque: detto di Mandzukic, Emre Can si consolerà per l' esclusione dalla lista Champions con i 5 milioni garantiti dal suo contratto, lo stesso vale per Rugani (3,5), Perin (2,3) e Pjaca (2) che saranno destinati a tanta panchina. Il meno pagato dei bianconeri è Buffon (1,5), ma il suo stipendio rappresenta comunque il massimo salariale per ben nove club italiani. Uscita dalla morsa del Fair Play Finanziario, l' Inter si è regalata una sessione di mercato da protagonista, in cui ha rinforzato la rosa e di conseguenza alzato il monte ingaggi. I tre nerazzurri più pagati sono tutti nuovi acquisti, con Godin (5+1) e Sanchez (5) a far compagnia a Lukaku. Importanti anche gli investimenti realizzati dalla Roma (che perde Under per un mese causa infortunio) che, pur non prendendo parte alla Champions, si è assicurata il rinnovo di Dzeko (ricompensato con 5 milioni più 1 di bonus) e 6 nuovi acquisti, tutti dallo stipendio fisso pari a 3 milioni. Il Milan scende da 140 a 115 milioni di monte ingaggi per esigenze di bilancio: l' unica novità rilevante è l' arrivo di Rebic, che guadagnerà 3 milioni. Ha aperto il portafoglio, ma con moderazione come da prassi "delaurentiisiana", il Napoli, che ha aggiunto Lozano (4,5) e Manolas (4) tra i cinque più pagati in squadra, senza dimenticare i 2,5 milioni garantiti a Llorente. Nonostante ciò, il monte ingaggi dei partenopei (103) rimane un terzo di quello della Juve (294). Costante la Lazio, che spende 72 milioni in stipendi: i più alti sono ovviamente quelli di Milinkovic e di Immobile (2,5 a testa). I CASI particolari Il Torino (54 milioni) si afferma al settimo posto per monte ingaggi: il tetto massimo è fissato a 1,7 milioni, quelli guadagnati da Belotti, Iago Falque, Sirigu, Verdi, Zaza e Izzo. In crescita la Fiorentina (50 milioni) del neopresidente Commisso, che si è permessa il lusso di assicurare 4 milioni all' anno a Ribery per l' ultimo ballo della carriera. Si distingue in positivo l' Atalanta che, pur avendo conquistato l' accesso ai gironi di Champions, è appena tredicesima per stipendi: il tridente delle meraviglie Zapata-Gomez-Muriel intasca in tutto 5,4 milioni equamente divisi, mentre l' intera rosa guadagna 36 milioni. Il grande lavoro svolto dagli orobici negli ultimi anni è testimoniato anche dal fatto che ben 6 dei titolari schierati nella seconda giornata non arrivano al milione di stipendio, con Gosens (300mila euro) e Hateboer (500mila) tra i più bassi. L'unico club che si tiene sotto il milione è l' Udinese, con De Paul (800mila) che è il più pagato, seguito da Lasagna (600mila) che è il più "economico" tra i calciatori impiegati dal ct Mancini nell' ultima uscita della Nazionale. di Gabriele Galluccio

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