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Buffon, il plauso a Mancini: "Sette vittorie mai scontate, dove può arrivare la sua Italia"

Davide Locano
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«Roberto Mancini sta lavorando benissimo su ragazzi che hanno un grandissimo talento e ora hanno la convinzione di farlo vedere. È un grandissimo risultato, merito a tutti loro». Così Gigi Buffon, portiere della Juve ed ex capitano della Nazionale, commenta a Sky da Trento, dove è ospite del Festival dello Sport, la qualificazione degli Azzurri di Mancini a Euro 2020. Dal palco del Festival, intervistato dalla compagna Ilaria d'Amico, Buffon è tornato sull'exploit degli Azzurri nelle qualificazioni a Euro 2020. «Tanti complimenti, è un grande record. Merito al ct che ha ripreso la Nazionale dalla ceneri, sposando giustamente questa linea verde. Ha dato fiducia ai giocatori e loro stanno rispondendo», ha dichiarato Buffon. «In molti dicono che non abbiamo affrontato squadre forti, ma vincere 7 partite di fila in campo europeo non è una cosa scontata e se lo fai vuol dire che hai dei valori fuori dal comune», ha aggiunto l'ex capitano azzurro. Infine fra i tanti aneddoti della sua lunghissima carriera, Buffon ne ha raccontato uno proprio legato al suo esordio con la maglia della Nazionale a 19 anni in Russia, spareggio per la qualificazione ai Mondiali di Francia '98. «La sera prima una giornalista russa mi chiese se ero fiducioso di poter diventare il secondo portiere più forte della storia dopo Lev Jasin e io risposi di voler diventare anche più forte. A 18 anni non volevo pormi limiti», ha concluso Buffon.

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