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Ferrari, ci si mette anche il coronavirus: un problema per il team in vista della trasferta in Australia

Davide Locano
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Non solo la lentezza, i dubbi sul motore e quelli sul futuro di Sebastian Vettel o sulla convivenza di quest'ultimo con Charles Leclerc. Ora, per la Ferrari, c'è un grosso problema in più: il coronavirus. L'emergenza ha infatti costretto i paesi stranieri a inserire gli italiani nelle liste da controllare alle frontiere. Dunque, tutto il team o quasi, verrà monitorato in Australia, dove si correrà tra meno di due settimane il primo Gp della stagione di Formula 1. Il governo australiano ha annunciato il primo febbraio 2020 che tutti i viaggiatori provenienti da qualunque parte della Cina, indipendentemente dalla propria nazionalità, saranno sottoposti a controlli di sicurezza maggiori. E ancora, negano l'ingresso a chiunque abbia soggiornato in Cina o vi sia transitato nei 14 giorni precedenti. Il timore, dunque, è che simili misure vengano adottate anche per gli italiani. Leggi anche: Ferrari, Sebastian Vettel scaccia l'ipotesi-ritiro La preoccupazione tocca anche il team-principal, Mattia Binotto, il quale ha spiegato: "È importante sapere qual è la situazione prima di viaggiare in Australia. Non possiamo scoprire quale sia la situazione quando siamo già lì, indipendentemente dal fatto che ci siano esami medici. Dobbiamo saperlo perché dobbiamo proteggere i nostri dipendenti". E ancora: "La Formula Uno e la Fia stanno parlando con le autorità locali e gli organizzatori. Sappiamo che le persone che vengono dall'Italia possono avere delle difficoltà e dobbiamo capire cosa accadrà se ci saranno problemi. Devono assicurarsi che tutto vada bene", ha concluso Binotto. Per evitare cattive sorprese e defezioni alle frontiere australiane, la Ferrari ha ovviamente preso precauzioni: chiusi i Musei di Maranello e Modena. Il Cavallino inoltre ha vietato l'accesso ai dipendenti che sono residenti o hanno visitato le aree interessate dal contagio. "La situazione è attentamente monitorata e verranno prontamente applicate e comunicate le nuove misure che si rendessero necessarie", ha fatto sapere Ferrari.

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