
Calcio: Fassone, vittoria derby ci voleva ma c'e' anomalia rigori

Roma, 23 dic. - (Adnkronos) - La carestia di rigori a favore dell'Inter è "un'anomalia". Così la definisce il direttore generale del club nerazzurro Marco Fassone all'indomani di un derby in cui non sono mancate le proteste per un penalty non concesso ai nerazzurri dopo un fallo su Palacio. "Sono sempre molto attento a parlarne, ma è giusto vedere i numeri e le statistiche che spiegano molto", dice Fassone a Radio Anch'io Lo Sport. "Il fatto che una squadra come l'Inter, che gioca moltissimo in attacco e nell'area avversaria, non abbia avuto rigori a favore in questa stagione e ne abbia avuti solo due nelle ultime 44 partite è un'anomalia. E mi fermo qui", si limita a dire il dirigente nerazzurro, che si gode comunque la vittoria ottenuta contro i 'cugini'. "Ci voleva dopo queste ultime partite di maggiore sofferenza, ci rimane negli occhi questo bel secondo tempo e quella rete meritata. Vincere il derby prima di Natale è il migliore augurio per noi e per i nostri tifosi. Penso che il presidente Thohir (ieri a San Siro, ndr) si sia divertito, è molto contento e soddisfatto. Esordire in un derby con una vittoria regala emozioni speciali". A chi sostiene che l'Inter abbia avuto coraggio ad affidare la ricostruzione a Walter Mazzarri, Fassone risponde: "Non so se parlerei di coraggio. Mazzarri è uno dei tecnici migliori in Italia, tra i più fidati e sicuri degli ultimi anni, e sa tirare fuori il meglio dalla squadra. L'Inter poi resta una delle squadre più importanti del mondo e quindi è un matrimonio felice per tutti e due. Siamo a buon punto del progetto, c'è soddisfazione reciproca". Il rinnovamento, spiega ancora il dirigente, passa anche per la valorizzazione dei giovani. "Thohir ha particolare entusiasmo per i settori giovanili, va a vedere le partite e conosce i ragazzi. E' importante che ci sia questa cultura di crescita dei giovani. Ma il presidente, e Moratti con lui, sa che una squadra al nostro livello per essere competitiva deve essere un mix di giocatori esperti, campioni e giovani che non vanno bruciati. E l'Inter va in questa direzione".
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