F1, Mosley lascia la Fia
E lancia Jean Todt
Max Mosley ha confermato il suo addio al vertice della Fia. In una lettera inviata a tutti i membri della Fia, ha annunciato che non si ricandiderà il 23 ottobre. E nello stesso documento ha indicato come suo successore ideale Jean Todt, l'ex direttore della gestione sportiva della Ferrari. Per Mosley è “la persona giusta” per guidare la Federazione. È dal 1997 che Mosley copre la carica più alta della Fia e, nel corso dell'ultimo anno, è stato tra i protagonisti dello scontro con la Fota (Formula one team association) e le grandi scuderie del circus della Formula 1 per i limiti alle spese dei team. Ma, al di là delle vicende sportive, la popolarità dell'inglese è esplosa il 30 marzo 2008, quando viene coinvolto in un clamoroso scandalo sessuale scatenato dal quotidiano inglese News of the World che per primo pubblica alcuni fotogrammi tratti da un video di 5 ore. Le immagini mostrano Mosley prendere parte ad un'orgia di tipo sado-masochistico con alcune prostitute in uniformi naziste ed in divise che ricalcano quelle che indossavano gli internati nei lager. Lo scandalo finisce per colpire anche altre persone legate ad importanti ambienti istituzionali britannici. A causa delle polemiche scaturite dalla vicenda, Mosley viene costretto a delegare la decisione circa l'opportunità di una sua permanenza a capo della FIA all'assemblea generale della federazione, che il 3 giugno si pronuncia in favore di un mantenimento della sua carica: con 103 voti favorevoli, 55 contrari, 7 astenuti e 4 nulli. Malgrado una precedente sentenza della corte giudiziaria inglese favorevole alla pubblicazione del video in rete, il 24 luglio 2008 un tribunale britannico condanna il quotidiano News of the World al pagamento di 60000 sterline (circa 75000 Euro al cambio dell'epoca) quale risarcimento per la violazione della privacy delle persone coinvolte (provocando un ancora più ingente esborso, di quasi 1 milione di sterline, da parte dell'editore).