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Dove può arrivare l'Inter? "Dodici", il fattore decisivo che fa sperare tifosi e mister Spalletti

di Davide Locano domenica 25 novembre 2018

2' di lettura

È ancora presto per dire se l'Inter si sia ripresa dopo la scoppola presa a Bergamo. Con il Frosinone i nerazzurri non hanno trovato la goleada ma quantomeno hanno tenuto la porta inviolata, lasciando intravedere segnali di miglioramento in vista del ciclo terribile che li vedrà opposti a Tottenham, Roma, Juventus e Psv. Tra le note positive della serata non si può non partire da Keita, che ieri ha segnato i suoi primi gol in nerazzurro dopo 12 presenze, confezionando anche l' assist per Lautaro. A parte i due gol, il senegalese ha disputato un match più che positivo e si è preso la preso la scena approfittando dell' assenza di Icardi e Perisic. In tal senso Spalletti può sorridere anche per un dato statistico: la sua squadra ha mandato in gol 12 giocatori diversi in campionato in corso. Con un turn over praticamente obbligato visto l' impegno in Champions, il tecnico ha rivoluzionato il reparto offensivo e la mediana. L' unico a cui non intende rinunciare è Politano, che ormai non solo si è preso la squadra per mano ma è diventato un punto di riferimento per tutta la truppa. Leggi anche: Feltri, bastonata all'Inter dopo il ko con l'Atalanta L' assenza di Brozovic, insieme agli innesti di Gagliardini e Borja Valero, ha permesso alla banda di Spalletti di rispolverare il fraseggio e le incursioni a scapito dei cross, arma sempre molto letale quando in squadra ci sono Icardi e Perisic. L' unico neo è la facilità con cui il Frosinone (che pure ha combinato assai poco in attacco) si è presentato dalle parti di Handanovic: non un bel segnale in vista della sfida col Tottenham che ieri ha strapazzato il Chelsea rifilandogli tre gol. I ciociari hanno pagato le disattenzioni difensive e hanno faticato a servire le punte: l' Inter ha rischiato poco, è vero, ma contro una neopromossa era lecito attendersi qualcosina in più. È pur vero che Nainggolan non era al meglio e che D' Ambrosio è stato costretto agli straordinari, ma la risposta che Spalletti aveva chiesto sul piano dell' atteggiamento è stata comunque positiva. Il discorso vale soprattutto per Lautaro Martinez, che ieri si giocava una grande chance: l' argentino si è mosso benissimo, ha corso dal primo all' ultimo minuto ed è sempre entrato nel vivo del gioco, trovando non a caso un gol e un assist che fanno ben sperare per il futuro. di Francesco Morrone

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