Erick Thohir è atterrato a Milano giovedì mattina, sorridente (come al solito) e pronto per la nuova campagna milanese. Il presidente dell'Inter – marcato stretto dai cronisti presenti alla Malpensa – ha parlato del futuro societario, toccando vari argomenti, a cominciare dal capitolo allenatore. "Non sono in contatto con Frank De Boer, non so se sia l'Inter il grande club di cui ha parlato”. Smentite le voci sul possibile sostituto di Walter Mazzarri, si concentra sul mercato: "Sono contento per l'arrivo di Vidic. Con lui e Hernanes stiamo facendo un buon lavoro per costruire una squadra che sia forte nei prossimi 2/3 anni". E' questo l’obiettivo principale del magnate indonesiano, per tornare a primeggiare in Italia e, perché no, anche in Europa. Dopo tutto i programmi societari sono chiari: "Il lavoro che stiamo facendo va valutato complessivamente, vogliamo avere una squadra giovane ed equilibrata. Stiamo costruendo un gruppo che abbia una media di 26 anni e mezzo”, ha spiegato Thohir. E a chi gli chiede se anche Palacio e Guarin faranno parte della squadra del futuro, risponde: "Non so se è la settimana decisiva per il rinnovo, di questo si occupa Ausilio". Vidic ufficiale - Dimostra di avere fretta l'alieno ET, sbarcato sul pianeta Inter il 15 novembre dello scorso anno. Quattro mesi in cui ha fatto quello che Moratti non era riuscito a fare negli ultimi anni: rivoltare la società quasi come un calzino per farla diventare efficiente. Riuscendo a fare subito breccia nel cuore di gran parte dei tifosi, anche di quelli che lo avevano accolto più freddamente. Lo stesso Thohir ha subito smentito la leggenda che lo voleva poco preparato sull’argomento pallonaro. Dopo Hernanes e D'Ambrosio, è arrivata l’ufficialità di Nemanja Vidic, che da giugno sarà il nuovo centrale difensivo. Il serbo, ora al Manchester United, ha firmato un contratto triennale da 2,8 milioni a stagione che saliranno fino a 3,3. "Vidic è un grande campione - ha dichiarato Thohir a inter.it -. E' uno dei più forti difensori al mondo, sarà fondamentale per la squadra e per la crescita dei nostri giocatori più giovani. Aggiungerà valore al club e sarà un ulteriore tassello per la costruzione di una grande Inter". E, a proposito di dichiarazioni, un'altra mossa furba è stata proprio nella comunicazione: basta interviste da marciapiede, si parla soltanto attraverso il sito ufficiale e si fa anche largo uso dei social network. In pochi mesi Thohir ha quindi portato a buon punto la rivoluzione societaria, senza però toccare (se non per rinforzarla) la squadra, che per ora gli va bene com'è. Per il futuro però le certezze sono poche: da qui a maggio sono tutti sotto esame, dai dirigenti ai calciatori fino a Mazzarri. L'obiettivo è l'Europa, poi a fine maggio si tireranno le somme. E con Thohir non esistono certezze: vuole i risultati, altrimenti "sei fuori".
